La Cina sta tessendo maglie sempre più strette con “l‘altra metà del cielo”, quella comunità dei paesi emergenti che ormai coprono più della metà del Pil mondiale. Il presidente cinese Xi Jinping, reduce dai lavori del sesto summit dei Paesi Brics, ha espresso, in un discorso rivolto al Congresso nazionale, l’intenzione del governo cinese di rendere più strette e proficue le relazioni fra il proprio Paese e quello ospitante.
Il Brasile è la prima tappa di una serie di visite ufficiali che porteranno Xi in Argentina, in Venezuela e a Cuba. Nel suo discorso, il presidente ha sottolineato come Brasile e Cina abbiano entrambi bisogno di ritrovare un nuovo impeto di sviluppo economico attraverso tre parole magiche: riforme, ristrutturazione e innovazione. Scendendo più nel dettaglio, Xi ha auspicato che i governi dei due Stati possano imprimere un’accelerazione che porti in tempi brevi al compimento del programmato piano decennale di cooperazione tra Cina e Brasile.
Ha inoltre rimarcato l’importanza di una migliore coordinazione politico-diplomatica, in modo da riuscire a far ascoltare con maggiore efficacia la propria voce in favore dei diritti e delle necessità dei Paesi in via di sviluppo. Ma, parlando in Brasile, Xi stava indirizzando il discorso a una platea molto più vasta, le sue parole erano infatti dirette a gran parte di quell’America Latina con cui la Cina vuole intensificare relazioni e scambi.
A questo proposito, il presidente cinese ha ricordato la lunga storia di amicizia che ha legato la Cina a molti Paesi sudamericani, rapporti che hanno conosciuto, a partire dal 2000, un particolare impulso. Tutto questo per arrivare all’incontro con il primo e più importante interlocutore di Xi, cioè la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), con la quale la Cina ha creato, dallo scorso anno, un Forum, spazio privilegiato di dialogo e ideazione di progetti comuni in campo politico, commerciale, finanziario e scientifico-tecnologico.
Allegati: Xinhua