Nel quarto trimestre il Pil della Cina è cresciuto dell’8,9%, contro il 9,1% del periodo luglio-settembre. Il dato è il meno positivo dal secondo trimestre del 2009, ma si attesta comunque oltre le attese degli analisti, le cui stime non andavano al di là del +8,7%.
Nell’intero 2011, il Paese ha conseguito una crescita del 9,2% (in tutto 5.880,3 miliardi di euro), ben inferiore al +10,4% dell’anno precedente. La locomotiva cinese, in ogni caso, dimostra ancora una volta di saper viaggiare ad alta velocità, nonostante le difficoltà causate dalla congiuntura economica internazionale e le restrizioni sul credito imposte da Pechino per combattere l’inflazione.
Per quanto riguarda l’anno prossimo, “considerato il contesto, non sarà facile mantenere una crescita del 9,2% – ha dichiarato Ma Jiantang, il portavoce dell’Ufficio nazionale di statistica (Bns) -. Il 2012 sarà un anno complesso e di sfide. Dobbiamo essere pronti”.
Stamane da Pechino sono arrivati anche i dati sulla la produzione industriale di dicembre, cresciuta del 12,8% su anno (dal 12,4% di novembre). Le stime parlavano di un +12,2%. Stesso discorso per le vendite al dettaglio, ancora di dicembre: +18,1% (dal +17,3% di novembre), contro le attese +17,2%.