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La Cina è vicina, le Borse festeggiano: nuovo leader Xi Jnping spinge investimenti. Milano positiva

La svolta del nuovo leader cinese Xi Jinping a favore degli investimenti galvanizza la Borsa di Shangai e lascia ben sperare i mercati – Stamani va bene anche Milano – Resta l’incognita del fiscal cliff americano – A Piazza Affari le banche corrono sulle ali del record dei BTP e del calo dello spread, attorno ai 300 pb – Un fondo di fondi per le Pmi italiane

La Cina è vicina, le Borse festeggiano: nuovo leader Xi Jnping spinge investimenti. Milano positiva

Il colpo di scena arriva dalla Cina. C’era molta attesa per il primo rapporto sull’economia dell’era Xi Jnping, il nuovo leader del partito. E le attese non sono andate deluse. Il forte richiamo alla “urbanizzazione delle masse” è stato interpretato come una volontà di intervento robusto e vigoroso negli investimenti.

Il risultato? L’indice Shangai Composite è su del 3%, il maggior rialzo da settembre. In rialzo anche Hong Kong +1,51%, Positive, ma con minor slancio, le altre piazze asiatiche: Tokyo +0,23%.

Il resto della giornata, in cifre, segnala:

Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 4,39% con lo spread a quota 299. Giornata positiva per le Borse europee e soprattutto per Piazza Affari che ha chiuso la seduta con l’indice FtseMib in rialzo dell’1%. 

Le Borse di Londra e Francoforte sono invariate, Parigi è salita dello 0,3%. L’euro si è rafforzato anche oggi ed è scambiato in serata nei confronti del dollaro a 1,307, da 1,305 di ieri sera.

A fine seduta Wall Street mostra indici contrastati appesantita dalle incertezze sul fiscal cliff: il Dow Jones scende dello 0,11%, S&P -0,17%. Il Nasdaq arretra dello 0,18%. Il petrolio cede l’1% circa con il Brent a 109,7 dollari il barile. L’oro è scivolato sotto i 1.700 dollari l’oncia.

AMERICA

In una giornata priva di dati sull’economia rilevanti la scena dei mercati è stata dunque dominata dal tema del “fiscal cliff”. Il presidente Barack Obama ha respinto una proposta dei parlamentari repubblicani che prevedeva una riforma dell’imposizione fiscale e tagli alla spesa pubblica, ma non conteneva aumenti delle tasse per i ceti più abbienti, che invece è il cavallo di battaglia della Casa Bianca. 

Il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro a 1,308 da 1,305 di ieri sera. Il cross è stato per qualche momento sopra quota 1,31. Nel Dow Jones solo tre titoli hanno registrato rialzi superiori al punto percentuale: Wal Mart+1%, Hewlett Packard +1,4%, Intel +1,5%.

EUROPA

Secco alto là della Germania, stavolta spalleggiata dalla Polonia e dalla Svezia, contro l’introduzione già nel 2003 di una supervisione unica sul sistema bancario. A scendere in campo, una settimana prima del vertice dei capi di Stato, è stato il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble che ha chiesto un rinvio “significativo” della riforma.

Intanto in tutte le Borse europee le banche hanno festeggiato gli accordi sulle banche spagnole e sulla Grecia. L’indice Stoxx del settore è salito dello 0,7%. Il ritrovato ottimismo sulla periferia della zona euro trova conferma anche nell’allentamento delle tensioni che arrivano sul Franco Svizzero: il cross Euro/Franco Svizzero è balzato stamattina a quota 1,215 sui massimi dal 18 settembre scorso.

ITALIA

Al gran palio delle banche svetta il guizzo di MontePaschi +7%. In serata però è arrivato un siluro: la commissione Bilancio del Senato ha espresso parere contrario all’emendamento dei relatori al decreto legge sviluppo che modificava le procedure dei cosiddetti Monti bond a favore della Banca Monte dei Paschi di Siena

L’emendamento, bocciato per motivi di copertura finanziaria, prevede tra l’altro la possibilità per la banca interessata di pagare al Tesoro le cedole sui 3,9 miliardi di Monti bond emettendo altri Monti bond. Si prevede che il governo ponga la questione di fiducia.

Unicredit ha guadagnato il 2,7%, Intesa +1,6%.Mediobanca +2%. Forti guadagni anche per Ubi +4%, Pop.Milano+2,2%e Banco Popolare+2,1%. Gli effetti positivi dello spread si riverberano anche sulle assicurazioni: Generali sale  dell’1,8%, FondiariaSai +1,2%, Unipol +0,7%.

Nel risparmio gestito avanzano sia Azimut +1,6% che Mediolanum +1,6%. I dati positivi sulle vendite di auto in Brasile (quota di mercato salita al 24%) spingono Fiat +0,9%, nonostante la continua caduta delle vendite in Europa. BrillanteFinmeccanica che sale dello 2,3%.

Fra le utility, è stata la giornata di A2A, in progresso dell’1,4%. EnelGreen Power sale dell’1,6%, Enel avanza dell’1,3%. L’ex monopolista ha abbandonato la costruzione dell’impianto di Flamanville in Normandia e di altri cinque centrali con la tecnologia Epr. Enel Cede le sue quote e ottiene un rimborso di 613 milioni.

Eni guadagna lo 0,3%. Telecom Italia +1,7%. Fra le mid cap, Rcs sale del 3,2%, forte recupero di Maire Tecnimont+5,2% che ha annunciato una nuova commessa da 191 milioni di dollari in Messico. Marcia indietro di Eems–8% dopo il forte balzo del giorno prima. Yoox -3,6%.

Entrano nel vivo le discussioni sulla costituzione di un fondo di fondi che investa nelle piccole e medie imprese italiane. Ieri si sono riunite in Borsa Italiana le associazioni di categoria, tra cui Abi, Assosim, Aifi, Assogestioni, Confindustria e gli intermediari più attivi per valutare la nascita di un fondo destinate ad investire, attraverso fondi specializzati, nelle small e medium cap italiane. Le discussioni sono ancora a un livello preliminare, con un’ipotesi di dotazione per il fondo intorno a 2 miliardi di euro.

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