La Microsoft si prepara a lanciare in Cina la Xbox One Game, il fiore all’occhiello della casa nel campo delle console per giochi elettronici. Le vendite dei giochi interattivi targati Microsoft fanno dunque il loro ingresso, che si annuncia trionfale, in terra cinese dopo un divieto che durava da 14 anni. La messa al bando era stata originariamente istituita perché i contenuti di alcuni giochi erano stati giudicati non compatibili con i valori guida della società cinese.
Cambiano i tempi e cadono le censure, così a gennaio di quest’anno il governo cinese aveva deciso di riammettere giochi e console nella free trade zone di Shanghai, L’area, ufficialmente inaugurata nel settembre del 2013, che il governo sta usando come laboratorio per testare un gran numero di innovazioni economiche e sociali, dalle più importanti alle più frivole, come appunto i giochi elettronici interattivi.
La scalata di Microsoft all’imponente mercato del Celeste Impero arriva in un momento non certo idilliaco dei rapporti tra il colosso informatico statunitense e le autorità cinesi. È di un paio di mesi fa, infatti, la notizia che a carico della Microsoft è stata aperta un’inchiesta per presunte pratiche monopolistiche. Nel mirino delle autorità giudiziarie i programme Windows e Office, installati sulla maggioranza dei computer in uso in Cina.
I patiti di videogiochi che a Shanghai hanno già potuto accaparrarsi gli ambiti beni non sono tuttavia del tutto soddisfatti. Lamentano innanzi tutto i prezzi, troppo alti, e la scelta limitata. Soltanto dieci giochi, infatti, sono acquistabili, una metà dei quali mettono in scena competizioni sportive, mentre gli altri sono puzzle, rompicapo o animazioni pensate per i più piccoli. Mancano insomma quei giochi “sparatutto” che impazzano ovunque nel globo e sono – anche in Cina – i più attesi. La Microsoft però non vuole certo deludere i consumatori cinesi e ha già annunciato di avere oltre 70 titoli da portare nel Paese in un prossimo futuro.