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La Catalogna manda in rosso le Borse, Atlantia verso il rilancio in Spagna

Gli sviluppi negativi della crisi catalana spingono le vendite sui listini europei. In flessione anche l’euro, si rafforza il dollaro. Tiene banco la sfida delle autostrade, attesa sui rilanci. Lieve recupero per Telecom Italia nel giorno dell’incontro tra l’Ad Genish e il ministro Calenda. Debole Mediaset, sospesa per ribasso Fca.

Mercati europei in flessione dopo gli sviluppi negativi della crisi catalana. Il governo spagnolo tira dritto sull’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione dopo la lettera del presidente catalano, Puigdemont, che minaccia una dichiarazione formale d’indipendenza se il governo sospenderà l’autonomia regionale. Sabato un consiglio dei ministri straordinario deciderà le misure da prendere.

Perdono colpi sia l’euro che i listini azionari. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 090% circa attorno a quota 22,150, peggio di Madrid -0,8%. Giù anche Francoforte -0,4% e Parigi -0,3%.

Tra i titoli in evidenza, la francese Publicis perde più del 6% dopo vendite sotto le attese nel terzo trimestre. A Londra Unilever lascia sul terreno il 4,5% dopo risultati inferiori alle previsioni mentre Carrefour e Pernod Ricard salgono rispettivamente del 2,8 e del 2,1% dopo i conti. A Piazza Affari a soffrire è invece Fca, sospesa per eccesso di ribasso sul -6%, intorno ai 14 euro per azione. 

Tornano acquisti sul dollaro: cross 1,179. La sterlina scivola in ribasso dello 0,5% contro euro dopo i dati sotto le attese sui consumi in UK di settembre. I dati allontanano le attese di un imminente rialzo dei tassi da parte della Boe che potrebbe scegliere un approccio più prudente.

Poco mosso il mercato obbligazionario: Btp 10 anni al 2,04%. Il Tesoro ha annunciato stamani il lancio del nuovo Btp Italia, il secondo del 2017, con scadenza 6 anni come l’emissione dello scorso aprile. L’offerta, in due fasi, si terrà tra il 13 e il 16 novembre. Qualche tensione sui Bonos spagnoli con il rendimento decennale in rialzo di 5 punti base a 1,65%.

Nuova schiarita all‘orizzonte per la congiuntura italiana, con prospettive in miglioramento sia quest‘anno sia il prossimo a livello di crescita ma un debito pubblico che resta destinato a rientrare soltanto a partire dal 2018. E’ il risultato dell‘ultimo sondaggio trimestrale: la mediana delle attese sulla crescita vede un‘espansione di 1,4% nel 2017 e 1,2% nel 2018, in entrambi i casi due decimi oltre il consensus di luglio.

Il petrolio Brent si indebolisce?a 57,7 dollari il barile, ieri?si è portato?sui massimi delle ultime tre settimane. Eni -0,4%, Tenaris -1,1%, Saipem -1%. 

Tiene banco la sfida delle autostrade. Atlantia -0,45%, è pronta ad incrementare la sua offerta su Abertis. Ieri ACS è uscita allo scoperto, con un’offerta su Abertis, parte in contante e parte in carta. L’Opas prevede il pagamento di 18,76 euro per azione in contante, più 0,128 azioni Hotchief di nuova emissione. Mettendo insieme carta più cash, ai prezzi di ieri, si arriva a 18,76 euro. Atlantia ha offerto 16,5 euro cash più una parte in carta propria che valorizza complessivamente Abertis 18,90 euro.? Secondo banca Akros l’offerta della società italiana può salire oltre i 19 euro.

Sempre sul fronte acquisizioni, frena Prysmian -1,47%. Per gli operatori la società è in procinto di presentare un’offerta per l’americana  General Cable, tutta in contante, a 22,6 dollari per azione.

Tra le banche, Unicredit cede lo 0,5%, meglio Ubi Banca e Intesa entrambe +0,1%. Rallenta Banco Bpm -1%. L’ad Giuseppe Castagna ha affermato che gli obiettivi di smaltimento delle sofferenze, potrebbero essere raggiunti in anticipo rispetto al programma. Tra le assicurazioni svetta Unipol +2,5%, JP Morgan ha avviato la copertura con raccomandazione Overweight e un target a 5 euro. Generali sale dello 0,6%.

Rialzo frazionale per Telecom Italia +0,5% nel giorno in cui si incontrano l’amministratore delegato, Amos Genish, e il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Debole Mediaset +0,6%% anche se i risultati di Mediaset Espana sono in linea con le attese.

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