I registi italiani che trovano il sostegno di produttori, istituzioni pubbliche, Fondazioni per trattate di ambiente, mare, paesaggio, sono considerati poco più che degli sperimentatori. Le loro opere ispirate alla difesa dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici faticano ad entrare nei budget delle case di produzione. Eppure dovrebbero essere i produttori a incentivare soggetti cinematografici su queste tematiche. Dovrebbero cercare loro, sceneggiatori, attori, , piuttosto che essere cercati. Chi lavora su questi argomenti di grande attualità, che circondano la vita di tutti noi, avrebbe bisogno di spazi adeguati, di finanziamenti e riconoscimenti. Per questo quando si ha notizia di un evento come “Filmare Festival:cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente” in Calabria ,si resta contenti. Sono occasioni privilegiate per sviluppare dibattiti ma soprattutto per diffondere messaggi postivi che contrastino il greenwashing. L’arte, diceva Longanesi, è una cosa dalla quale non si esce mai illesi. E nella lotta per la sopravvivenza del pianeta e del mare che lo nutre, i creativi sono utilissimi.
Quattro tappe a « bordo mare »
Giovedi 27 luglio il Festival sarà presentato a Sangineto sulla costa tirrenica, per poi spostarsi dal 31 luglio al 4 agosto a Scalea, Soverato, Laghi di Sibari, Cariati. Secondo l’allestimento di Calabriartes di Enzo De Carlo e della Drb di Beniamino Chiappetta, con la direzione artistica di Francesca Piggianelli, il tour è il modo migliore per far conoscere i lavori realizzati e riflettere sugli acciacchi del mare. Anche mentre si è in vacanza ? Certo. Non è detto che dal giorno dopo si avrà più rispetto per fondali e arenili, ma chi pensava di aggredirli ci penserà bene. La rassegna presenta cortometraggi, documentari e videoclip che raccontano e interpretano il mare e la tutela dell’ambiente con tutte le tematiche correlate. Merita un apprezzamento, allora, la Fondazione Calabria Film che ha creduto nel progetto per la terza volta consecutiva, insieme a Rai Calabria e con il riconoscimento del Ministero della Cultura. Il mare non finisce mai di stupirci con una bellezza che vorremmo incontaminata. Ma non è cosi e per tutto ciò che riguarda la scienza, lo stato di salute, la vita tra le onde, gli organizzatori si sono fatti aiutare dall’Enea e dal Ministero dell’Ambiente. Eleonora Giorgi, Saverio Vallone, Alessio Boni e Francesco Montanari, persone dello spettacolo, premieranno i vincitori : Beppe Rovera di Rai Italia per Comunicare l’ambiente, Rubbettino Editore per Cultura Green, Francesco Sesso per Fotografare il mare, Matteo Russo per il film Lux Santa. In un estate torrida con le acque del Mediterraneo sopra le medie stagionali, viene voglia di prendere i filmaker della rassegna calabrese come testimonial di una battaglia che non si può perdere. Forse anche loro e i protagonisti dei loro lavori vorranno essere ricordati allo stesso modo.