La caduta di Wall Street non influenza più di tanti i mercati asiatici – l’euro si rafforza
In questo mercato sottile di agosto è difficile trovare i fili conduttori degli alti e bassi. Dopo la giornata ‘no’ di Wall Street i mercati in Asia hanno reagito compostamente, e la Borsa di Shanghai ha addirittura fatto boom, con una salita di oltre il 3%. I mercati non riescono ancora a digerire il fatto che la riduzione prossima ventura dello stimolo Fed è essenzialmente una buona notizia, perché vuol dire che l’economia americana si sta riprendendo e la medicina monetaria ha avuto effetto: la dose può quindi essere ridotta. Il dollaro, anormalmente, si indebolisce, quando il fatto che la Fed stamperà meno moneta dovrebbe avere l’effetto opposto. Ma nel caso del’euro la forza della moneta unica è una reazione forse eccessiva all’aumento del Pil nel secondo trimestre per l’Eurozona: una rondine che, secondo i mercati, fa primavera.
Al buon umore della borsa cinese fa da contraltare il segno ‘meno’ della borsa giapponese, mentre le altre dell’area sono miste, portando l’indice regionale MSCI Asia Pacific a un leggero regresso, che non nega tuttavia un guadagno settimannale.
A conferma del buon tono dell’economia reale, i metalli industriali come il rame e materie di base come il petrolio hanno guadagnato. L’oro ha fatto un grosso balzo in avanti, a 1365 $/oncia.
http://www.bloomberg.com/news/2013-08-15/japan-futures-sink-as-treasuries-drop-on-jobs-gold-gains.html