Le Borse europee hanno tentato, senza riuscirci, la ripresa dopo una mattinata nel complesso prudente in scia ai dati sul lavoro americano. Il Ftse MIb dopo un breve exploit al rialzo, è però tornato a cedere l0 0,59%, Francoforte cede l’1,53%, Parigi -0,64% e Londra +0,07%. I listini rimangono molto volatili.
I dati macro americani sono infatti a luci e ombre. Gli Stati Uniti hanno creato più posti di lavoro delle attese, 195mila contro le previsioni del consensus a 160mila ma ha fatto peggio delle attese il tasso di disoccupazione che è rimasto invariato al 7,6% contro il 7,5% atteso dagli analisti. In realtà il tasso di disoccupazione invariato potrebbe essere interpretato positivamente, perché potrebbe indurre la Fed a non anticipare la fine della politica monetaria accomodante. L’exit strategy verrà infatti messa in campo da Ben Bernanke in caso di robusti segnali dell’economia e potrebbe già partire in corso di 2013, ma allo stesso tempo la Banca centrale ha fissato esplicitamente la soglia chiave di disoccupazione da raggiungere prima di interrompere il sostegno all’economia al 6,5%. A Wall Street , ieri chiusa per l’indipendence Day, il Dow Jones ha aperto in rialzo dello 0,4% anche se tra scambi ridotti dovuti alle festività di ieri. L’euro dollaro scende dello 0,68% a 1,2826. Non si arresta la corsa del petrolio Wti dopo le tensioni in Egitto +0,72% a 101,97 dollari al barile. Oro ancora in calo: -2,55% a 1.220 dollari l’oncia.
A Piazza Affari brilla ancora Fondiaria Sai +3,93%, Mediaset +3,25%, Gtech +3,44%, Bpm+1,91%, Mediobanca +1,5%. In fondo la Ftse Mib Telecom Italia dopo lo stop ufficiale alle trattative con H3G -2,74%, Finmeccanica -1,30%, Buzzi Unicem -1,23%, Fiat Industrial -1,14%, Eni -1,11%.
