Piazza Affari tenta il rimbalzo. Dopo il crollo i ieri (-4,03%) e aspettando le nuove proposte della Grecia, su cui si esprimeranno in giornata Eurogruppo e Consiglio europeo, oggi la Borsa di Milano recupera l’1,3% a circa un’ora dall’apertura.
Il miglior rialzo è quello di Mps, che recupera il 2,6 dopo il baratro di ieri (-11,51%). Seguono Yoox (+2,31%), Ubi Banca (+1,70%), Azimut (+1,69%) e Banca Pop Milano (+1,67%). Bene anche gli altri bancari: Banco Popolare +1,95%, Intesa +1,38% e Unicredit +1,41%. In coda al Ftse Mib, invece, figurano Saipem (-1,77%), Stmicroelectronics (-1,36%), Tod’S (-0,84%), Salvatore Ferragamo (-0,43%), Enel Green Power (-0,17%).
Notizie rassicuranti arrivano anche dal mercato del debito, con lo spread Btp-Bund che apre in lieve calo. Dopo aver chiuso la seduta di ieri a 162 punti base, questa mattina il differenziale di rendimento fra i titoli di Stato italiani a 10 anni e i corrispondenti bond tedeschi ha toccato un minimo a 157, per poi assestarsi appena sotto quota 160. La nuova ampiezza della forbice corrisponde a un tasso d’interesse sui Btp decennali pari al 2,35%.
Quanto alle altre principali Borse europee, Francoforte viaggia in rialzo dello 0,3% e Parigi dello 0,1%, mentre Londra è invariata. In Asia, l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo termina le contrattazioni in recupero dell’1,31%, portandosi a 20.376 punti. In calo invece la Borsa di Shanghai, che però evita l’ennesimo crollo: la flessione stavolta è dell’1,38%, ma proprio nell’ultima parte di contrattazioni il flusso di acquisti scongiura un nuovo scivolone limitando i danni dopo aver accusato un ribasso superiore al 4%.
In lieve rialzo anche il petrolio, sulla scorta di alcune ricoperture legate alle forti perdite di ieri (-7,7%, il più ampio calo da cinque mesi). Sui circuiti elettronici la consegna agosto del Wti guadagna lo 0,67% a 52,88 dollari al barile. L’analogo contratto del Brent spunta invece lo 0,76% a 56,97 dollari. Sul fronte valutario, euro in leggero calo alle prime battute, a 1,1034 contro il dollaro (1,1053 ieri sera a New York), comunque sopra quota 1,10. La moneta unica è in lieve discesa anche sullo yen, a 135,3.