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La Borsa supera la prova dividendi

MILANO DIGERISCE LE CEDOLE E L’EFFETTO GRECIA. BENE I PETROLIFERI, CITIGROUP SPINGE UNICREDIT

Effetto Wall Street sui listini europei, galvanizzati dal nuovo massimo del Dow Jones nel corso della seduta. Milano chiude in calo dell’1,17%, indice Ftse Mib a 23198 punti, ma il dato è “drogato” dall’effetto dividendi, attorno all’1,6%. Al netto dello stacco delle cedole Piazza Affari sale dello 0,4%.

Assai più tonica Francoforte +1,29%, alla vigilia dell’uscita degli indici Ifo e Zew. Parigi chiude a +0,37%, Madrid +0,24%. Quasi invariata Londra +0,12%. Grande volatilità sulla Borsa di Atene: -2,7% a fine mattinata, +1,9% al termine sull’onda delle indiscrezioni di segno opposto sul negoziato con la Ue.

Variazioni modeste a Wall Street. Sotto tiro Alibaba -2%, citata in giudizio da Kering (Gucci, Yves Saint Laurent) con l’accusa di vendere prodotti falso sui suoi siti di e-commerce. A Milano Ferragamo +1,6%, Moncler +0,7%. Di rilievo il rimbalzo del dollaro: l’euro tratta poco sopra 1,13.

Brilla a Milano la stella di Unicredit +1,9%, dopo che da Citigroup ha alzato il target a 7,40 euro (giudizio buy). Forti perdite invece per Monte Paschi -3,8% a 10,50 euro, nel primo giorno dopo l’accorpamento delle vecchie azione (una nuova ogni 20). Bene anche Bper +1,4%. Generali ha chiuso a +0,8%, Azimut +0,65.

Avanzano: Eni +0,1% (valore già rettificato dopo il dividendo), Tenaris +0,8% e Saipem +1,1%. Giornata positiva per l’automotive al traino dei Big tedeschi: Fca +1,4%, Brembo sale del 3,6%. Invariata Telecom, leggero ribasso per Enel -0,1%. 

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