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La Borsa sorride con Cnh e Prysmian, frena Tenaris

FIRSTonline

Si avvia ad una chiusura lievemente positiva la settimana finanziaria, grazie al calo della tensione sul fronte della crisi siriana. I mercati sono favoriti anche dal rimbalzo del dollaro (trattato a 1,2327 sull’euro) e dalla risalita della curva dei rendimenti Usa di riflesso a un rientro dell’avversione al rischio. Milano avanza dello 0,2% poco sotto 23.400 punti, contro Parigi +0,4%. Meglio il rialzo di Francoforte attorno allo 0,7% percentuale. Madrid +0,46%. Piatta la Borsa di Londra. Il London Stock Exchange, che controlla Borsa Italiana, ha scelto il successore di Xavier Rolet. E’ David Schwimmer oggi in Goldman Sachs che entrerà in carica il 1° agosto.

Lo spread Btp/Bund è stabile a 129 punti base.

Il petrolio avanza attorno ai 72,3 dollari. Rallenta Eni -0,2%. Stamattina Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 17 euro da 16,50 euro, Buy confermato. RBC ha ritoccato il target a 16,50 euro da 16 euro. Giudizio Sector Perform. Perdita pesante per Tenaris  -2,69%. Il Dipartimento al Commercio degli Stati Uniti ha annunciato stanotte di aver sanzionato, con un dazio pari al 75%, il produttore coreano di tubi in acciaio Nexteel, il provvedimento colpisce in modo lieve anche altri produttori coreani. Le sanzioni sembrerebbero meno pesanti del previsto, ci si aspettava dazi molto pesanti su tutta l’industria coreana dell’acciaio.

Alla ribalta il settore auto, nel giorno delle assemblee del gruppo Agnelli. Tra i titoli migliori di Piazza Affari c’è Cnh Industrial +1,86% sostenuta dalla scelta di Volkswagen di avviare l’iter per il collocamento in Borsa della divisione autocarri pesanti e camion. La decisione potrebbe rendere più probabile uno scorporo di Iveco, il marchio dei veicoli commerciali pesanti.

Fiat Chrysler -0,1%. Alle 12.00 ad Amsterdam si terrà l’assemblea.

Nel settore finanza in ribasso Azimut -2,23%. In marzo la raccolta netta è stata parecchio deludente, solo 35 milioni di euro, dieci volte meno del risultato del mese precedente.

Unicredit
+0,3%. Il Cda nominato ieri dall’assemblea dei soci e in carica per i prossimi tre anni si riunisce oggi per la prima volta per confermare l’indicazione di Fabrizio Saccomanni come presidente e scegliere il vicepresidente.  Jean Pierre Mustier, confermato ceo, ha detto che l’impegno suo e di tutto il management team è di lungo termine e va ben oltre il prossimo anno, quando terminerà l’attuale piano strategico Transform 2019.

Nel resto del listino:

  • Prysmian +2,33%. Ieri, nel corso dell’assemblea, il ceo Valerio Battista ha affermato che il 2018 si chiudere con un risultato moderatamente positivo. L’assemblea ha approvato l’aumento di capitale per massimi 500 milioni di euro, subordinato all’acquisizione di General Cable. L’operazione deve essere eseguita entro il 31 luglio 2019.
  • Tim -0.58%. Il fondo Usa Elliott avrebbe, secondo Repubblica, il sostegno del 24% del capitale di Tim, il 9% proprio, il 5% di Cdp, il 4,9% di Blackrock, più un pool di investitori italiani che avrebbero circa il 5% del capitale. Vivendi è sotto il 25%. Oggi si riunisce il cda di OpenFiber.
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