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La Borsa sale, brillano Intesa e Pirelli

L’ultima seduta della settimana comincia bene per Piazza Affari, che a metà mattina guadagna lo 0,75%. A trainare il Ftse Mib sono in primo luogo le azioni di Intesa Sanpaolo e Pirelli, che guadagnano rispettivamente il 3,5 e il 3%. Bene i titoli di Telecom Italia (+1,79%), Banca Pop Milano (+1,47%) e Yoox (+1,41%). 

Positive anche le altre principali Borse europee: Francoforte +0,8%, Parigi +0,4%, Londra +0,6%. Chiusura di settimana positiva per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che ha guadagnato lo 0,50% a 14.696,03 punti, sui massimi da due settimane. Spread Btp-Bund in calo a quota 174 punti base. 

Il rialzo di Intesa arriva in scia alla pubblicazione dei conti 2013, che pure sono stati archiviati con una perdita di 4,55 miliardi, risentendo degli accantonamenti e delle svalutazioni. I vertici dell’istituto hanno però annunciato la volontà di distribuire ugualmente una cedola pari a 0,05 euro sia per le azioni ordinarie, sia per le risparmio. La Banca ha indicato oggi anche le linee guida del piano industriale al 2017, che prevede un utile a fine periodo di 4,5 miliardi di euro. “Il piano nel complesso è ragionevole e in linea con le attese eccetto per il Rote. Il dividendo previsto nell’orizzonte del piano è generoso”, spiega un analista.

Anche la performance di Pirelli è legata ai conti 2013, nonostante l’utile abbia registrato una flessione del 21,7%, a 306,5 milioni, per effetto di un risultato delle partecipazioni negativo per 78,3 milioni (di cui 44mln da svalutazione del convertendo Prelios) e di un incremento di 45 milioni degli oneri finanziari netti rispetto al 2012. I ricavi sono cresciuti dell’1,2% a 6,15 miliardi, risentendo comunque dell’effetto cambi senza il quale ci sarebbe stato un incremento dell’8,4%.

Questa mattina gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione “buy” sulle azioni della società di pneumatici, apprezzando sia la capacità di far fronte all’andamento sfavorevole dei cambi, sia le indicazioni fornite dal management per il 2014 ovvero di ricavi per 6,2 miliardi di euro in calo del 6% e un ebit attorno a 850 milioni. Il debito è visto a fine anno attorno a 1,2 miliardi (1,32 a fine 2013). Le previsioni tengono conto della divisione steelcord, che però sarà ceduta nel terzo trimestre 2014.

Nel corso della conference call con gli analisti, Marco Tronchetti Provera ha sottolineato che l’accordo concluso tra i soci italiani di Lauro-Camfin e il gruppo russo Rosneft consentirà “un’ulteriore crescita di lungo termine per Pirelli”. Il Ceo si è detto convinto che l’intesa azionaria accelererà lo sviluppo del business di Pirelli sul mercato russo e non solo, dal momento che Rosneft è attiva su piazze emergenti come Cina, Asia, Africa e America Centrale e potrebbe costituire “un trampolino” per Pirelli in queste aree. In generale, Tronchetti Provera ha sottolineato che il 2014 di Pirelli “è iniziato con il piede giusto”.

Eni sale dello 0,4% dopo aver annunciato il collocamento del 7% della portoghese Galp e dopo le indiscrezioni sulla cessione di un ulteriore 15% del giacimento Mamba in Mozambico. Un operatore sottolinea che si tratta di notizie che erano già attese dal mercato.

Banca Carige ha chiuso il 2013 con una perdita di circa 1,7 miliardi e ha dato il via libera all’operazione di aumento di capitale per 800 milioni, che sarà eseguito a giugno. Il titolo cede oltre due punti percentuali, dopo aver registrato ieri un balzo di quasi il 12%.

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Categories: Finanza e Mercati