La volatilità la fa da padrona sui listini europei, prima in rialzo, poi giù, attorno a mezzogiorno di nuovo in terreno positivo.
Piazza Affari ora guadagna l’1,3% sostenuta dal rimbalzo delle banche.
Nell’arco di due ore l’indice FtseMib (alle 12 a 18.233) ha oscillato da un’apertura di 18.052 punti a un minimo di 17.836 punti.
Positive anche le altre borse del Vecchio Continente. Parigi guadagna lo 0,8%, Francoforte lo 0,78%. Londra +0,50%.
Intanto il Brent risulta in calo dello 0,9% a 27,63 mentre il Wti è in calo dell’1,06% a 28,05 dollari alle 12,54 di giovedì mattina.
Il clima di incertezza continua a spingere gli acquisti di Bund tedeschi, il cui rendimento è sceso a 0,4840%, e di oro, poco sotto i 1.100 dollari l’oncia. Rientra l’allarme di ieri sui nostri titoli di Stato. Lo spread scende di 2 punti base a quota 114. Rendimento BTP 10 anni 1,62%.
L’attenzione è ora concentrata sulla conferenza stampa (prevista per le 13.45) di Mario Draghi al termine della riunione della Bce.
A Piazza Affari rimbalzano 35 delle 40 blue chip.
Alla ribalta Montepaschi + 28,6%, sostenuto dalle rassicurazioni del governo sulla solidità patrimoniale del sistema bancario italiano. Carige +13%.
Invertono la rotta anche Unicredit +3,5% , Pop. Emilia +3,5% ed Ubi +3,5%.
Da segnalare il tonfo di Deutsche Bank -7% a Francoforte dopo le perdite (-6,7 miliardi) evidenziate nei conti.
A Londra vola Pearson 13%: l’editore scolastico, già ex proprietario del Financial Times ha avviato un robusto piano di ristrutturazione.
In grande evidenza anche Mediaset, spinta dal buy di Ubs. Al contrario precipita Saipem -10% in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale.
Rimbalza Ferrari assieme a Fiat Chrysler ed Exor.
Torna sopra quota 1 euro Telecom Italia +3%.
