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La Borsa rimbalza: scintille Prysmian e Stm, ma Unicredit paga Commerz

Tutti i listini in recupero dopo il lunedì nero – Piazza affari guadagna l’1,45% ma Unicredit paga le voci di un’offerta per Commerzbank.

La Borsa rimbalza: scintille Prysmian e Stm, ma Unicredit paga Commerz

Chiusura in rialzo per i principali listini europei, che apprezzano gli spiragli aperti da Donald Trump nella guerra sui dazi e guardano con ottimismo al rimbalzo di Wall Street, che oggi veleggia dopo aver archiviato ieri la peggior seduta del 2019.

Piazza Affari sale dell‘1,45%, a 20.892 punti, trascinata da Prysmian +7,18%, grazie ai risultati trimestrali migliori del previsto e alla conferma delle stime per l’anno in corso. Unicredit invece lascia sul campo l‘1,69% a seguito di nuovi rumors sulla possibilità di un acquisto di Commerzbank (+4,7% a Francoforte). “Unicredit ha dato mandato a Lazard e JPMorgan per una possibile offerta su Commerzbank, secondo tre fonti vicine alla situazione”, scrive Reuters. Contrastate le altre banche, con il settore in generale impensierito dalla risalita dello spread: il rendimento del decennale è 2,74% e il differenziale con il Bund tedesco si porta a 280.70 punti base (+1,7%).

Il finale è sotto i massimi di seduta (lo spread era arrivato a 284) ma resta in salita rispetto alla chiusura di ieri. La carta italiana risente dei timori legati al rischio che le tariffe commerciali danneggino l’andamento dell’economia globale, perché i primi a saltare sono sempre gli anelli deboli, ma soffre anche le parole del vicepremier Matteo Salvini che, da Verona, torna sui vincoli di bilancio europei dicendo che il governo è pronto a superare il tetto su deficit e debito per far scendere la disoccupazione. 

Nel resto d’Europa: Parigi +1,5%; Londra +1,08%; Madrid +0,82%. Bene Francoforte, +0,92%, anche se Bayer perde il 2,09% a seguito della sentenza di una giuria di Oakland, in California, che ha condannato il gruppo tedesco a pagare 2,055 miliardi di dollari a una coppia che ha usato Roundup per oltre 30 anni e ha contratto il cancro.

Wall Street si muove intonata, con tecnologici e industriali. Uber recupera qualcosa (+2,18%), dopo aver perso molto nelle prime due sedute. Venerdì scorso, al suo debutto, l’azienda valeva 69,7 miliardi, ora la capitalizzazione è di 63,3 miliardi circa.

Il presidente Donald Trump accende le speranze sui dazi in una serie di tweet sul suo prossimo incontro con il leader cinese al G20 in Giappone, ma torna anche all’attacco della Federal Reserve:  “La Cina inietterà denaro nel suo sistema e probabilmente taglierà i tassi, come sempre, per compensare il business che sta perdendo e che perderà. Se la Federal Reserve dovesse mai fare altrettanto, sarebbe game over, vinciamo! In ogni caso, la Cina vuole un accordo!”.

Euro-dollaro leggermente sfavorevole alla moneta unica, con il cambio che si muove in area 1,121. Petrolio in ascesa: Brent +1,61%, 71,36 dollari al barile; Wti +1,51%, 61,96 dollari al barile. Prende fiato l’oro, che si muove oltre i 1294 dollari l’oncia.

Fra le blue chip di Piazza Affari, si distinguono positivamente Stm, +6,68%, in gran recupero dalle recenti perdite; Unipol, +4,48%, in scia al piano al 2021; Amplifon +4,17%; Azimut +3,99%; Ferrari +3,31%. 

Sulla sponda più scivolosa del listino si fermano solo quattro titoli: insieme a Unicredit ci sono Telecom, -0,94%; Campari -0,76%, che ha annunciato la vendita dello 0,6% del capitale da parte di dipendenti della società dopo l’esercizio delle stock option; Banco Bpm -0,76%.

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