La situazione internazionale resta ad alto rischio, ma i mercati si aviano a chiudere la settimana con un rimbalzo. A Piazza Affari, nonostante il tonfo di Tod’s e di Monte Paschi, l’indice Ftse Mib segnala un rialzo dell’1,11 %, a quota 19,344.
Dopo una partenza molto debole, che ha spinto lo spread fino a 190 punti base, il Btp recupera fino a 180 punti base. Grazie ad acquisti sul mercato domestico. Il rendimento del decennale è a quota 2,840%.
In terreno negativo, con l’eccezione di Madrid (+0,43%), gli altri listini europei: Parigi -0,26%, Londra– 0,58%. La peggiore è Francoforte, -0,76%.
Da segnalare in Piazza Affari il tonfo di Tod’s (-9,5%) dopo i risultati del primo semestre molto deludenti. Preoccupa in particolare il calo delle vendite in Cina (-7,6%). L’utile netto è sceso a 56,2 milioni di euro, in calo rispetto a 75,7 milioni registrati nello stesso periodo 2013. Broker scatenati a tagliare il target price: il più drastico è Bank of America che taglia a 70 da 75 euro, con raccomandazione underweight. La Consob ha vietato le vendite allo scoperto per oggi e per tutta la giornata di lunedì prossimo.
La caduta indebolisce tutto il comparto del lusso: Ferragamo -2,5%,Yoox -3,5%, Moncler -0,2% (ieri +6%). Positiva Luxottica +0,7%.
L’altra delusione arriva dal settore bancario: Monte Paschi, nonostante il divieto di vendite allo scoperto fino all’11 agosto, perde attorno al 7,5%. Nel primo semestre la banca ha registrato una perdita netta di 353 milioni. Il Core Tier1 ratio si è attestato al 13,5%. Deutsche Bank abbassa il target price a 1,1 euro da 1,4 euro e conferma la raccomandazione Hold. SocGen taglia a 1,2 euro da 1,4 euro.
Il fiasco non ha inciso sul resto del settore: Banca Popolare dell’Emilia Romagna segna un recupero dell’8,8%, dopo il -13% di ieri. Unicredit +1,2%. Schizza, dopo i risultato, Ubi Banca (+4,9%). Attesa oggi per il Cda sui conti trimestrali di Bpm.
Prosegue il recupero di Fiat (+2,6%). Avanza anche Telecom Italia (+1,8%) in vista di una possibile offerta sulla brasiliana Gvt, in competizione con l’offerta già avanzata da Telefonica. Secondo quanto riferiscono alcune fonti, Telecom avrebbe reclutato Citigroup, Mediobanca e Banco Bradesco come adviser per l’acquisizione di Gvt.