Dopo lo sprint di ieri, rallentano le Borse europee. Piazza Affari perde in apertura lo 0,47%, a 20.776,24 punti. Sul Ftse Mib soltanto due titoli viaggiano in territorio positivo (Buzzi e Mps), mentre perdono colpi i protagonisti del rally di ieri come banche e energetici. Dopo l’entusiasmo per il cambio euro dollaro ai minimi da novembre (oggi è sostanzialmente stabile su 1,346), oggi regna dunque la cautela sui mercati, ancora inevitabilmente condizionati dalle crisi geopolitiche di Ucraina e Medio Oriente. E’ notizia di stamattina che il cessate il fuoco a Gaza è ancora lontano, tant’è vero che le compagnie aeree hanno sospeso i voli per Israele (Alitalia almeno fino alle 19 di domani).
Invariato in apertura lo spread, che si posiziona a 161 punti base, con il rendimento del Btp decennale che si posiziona al 2,77%. Tra i listini europei, composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,37%; poco mossa Londra, che mostra un -0,03%, mentre è sostanzialmente stabile Parigi, che riporta un misero +0,06%.
Tra i più forti ribassi del Ftse Mib invece STMicroelectronics, che perde quasi il 2% dopo il +3,8% di ieri in scia al ritorno all’utile. Fiacca Snam, che mostra un piccolo decremento dello 0,63% (ieri +4%). Riflessiva Terna, con un calo frazionale dello 0,55%. I due titoli rimangono sotto i riflettori dopo le indiscrezioni circolate ieri secondo cui la Cassa Depositi e Prestiti sarebbe vicina all’accordo finale per la cessione del 35% di CDP Reti a State Grid of China.
Discesa modesta per Enel, che cede lo 0,61% dopo il +4,6% di ieri legato a un upgrade di JP Morgan. Ferma ai box Fiat, che ha firmato con Renault un accordo in base al quale la casa automobilistica francese fornirà al Lingotto un veicolo commerciale leggero basato su una piattaforma realizzata da Renault. Sotto i riflettori Telecom sulle voci di una integrazione di Tim Brasil con Gvt, la controllata di Vivendi.