Piazza Affari +0,17% si congeda per il Ferragosto con un lieve calo fallendo d’un soffio l’obiettivo dei 17 mila punti (indice Ftse Mib a quota 16.997). In ribasso, seppur contenuto, gli altri listini europei. La Borsa peggiore è stata Francoforte -0,27% nonostante i dati positivi sul pil del secondo trimestre (+0,4%) che, al contrario, hanno punito l’economia italiana, in crescita zero. Nella settimana la Borsa di Milano è avanzata del 2,2%. Lo Stoxx600, l’indice complessivo delle Borse europee, è salito dell’1,3%.
Il Btp decennale oscilla attorno ai minimi assoluti all’1,05%. Lo spread con il Bund tedesco è di 122 punti base, contro i 127 di una settimana fa. A sostenere Piazza Affari è stato l’andamento del comparto bancario: stamane la Banca Popolare di Bari ha annunciato il primo utilizzo dei Gacs per affrontare il problema delle sofferenze: si tratta della prima cartolarizzazione sul mercato italiano con garanzia pubblica. L’operazione ha dato la carica a Monte Paschi +1,25% che dovrebbe seguire la stessa strada per cedere l’intero portafoglio sofferenze da 9,2 miliardi. Si rafforza anche Carige, alle prese con un impegnativo piano di cessione delle sofferenze. Seduta positiva per Ubi +1,35% e Unicredit +1,05% (+8.1% nella settimana). In controtendenza Bper –1,4%. Per il resto, titoli poco mossi. Si fanno notare nel lusso i rialzi di Tod’s +2,5%, Yoox +1,8% e considerando l’intera settimana, quello di Buzzi Unicem che ha quasi portato a casa il +8%.
Arretra Recordati -2,7%. Si raffredda, dopo il triplo record di ieri, la corsa dei listini Usa. I tre indici principali perdono lo 0,1%. Debole il mercato obbligazionario: il rendimento del Bond a dieci anni a 1,48%, in calo di sei punti base e sui minimi da inizio agosto: scende ancora il timore di un aumento dei tassi. A condizionare la seduta è stata infatti la pubblicazione di dati che denunciano un inatteso indebolimento dei consumi: le vendite al dettaglio hanno registrato in luglio una crescita pari a zero, dopo tre mesi consecutivi di espansione. Intanto l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, risalito in agosto dopo tre mesi consecutivi di ribasso, ha registrato una ripresa più debole del previsto a 90,5 contro i a 91,5 previsti. Segna passo, infine, anche l’inflazione: prezzi alla produzione sono scesi dello 0,4%, il consensus si aspettava +0,2%.
Il petrolio è salito ancora dopo il balzo di ieri. Il Brent, che ieri ha guadagnato il 4,5%, è scambiato a 46,78 dollari al barile, in rialzo dell’1,5%. Sale Exxon +1%. A Piazza Affari Saipem +1,6%, Tenaris +0,8%. Eni chiude invariata. Spicca il nuovo balzo di Alibaba in rialzo del 3,5% a 94,9 dollari, dopo aver guadagnato ieri, nel giorno della presentazione dei dati del trimestre, il 5%.