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La Borsa oggi risale con lo spread sotto 200 punti, dopo una settimana nera. Eni non risente del blocco gas

Pixabay

Si avviano a chiudere in recupero le Borse europee. Infatti la Borsa oggi risale, correggendo in parte le perdite della settimana. Ma l’aspetto più positivo è la conferma che i mercati guardano con fiducia al piano della Bce per fermare lo spread. Stamane il divario tra i titoli italiani e quelli tedeschi scende sotto i 200 punti (193 alle 12) mentre il rendimento del decennale tocca il 3,60% in sensibile calo rispetto al 4,3% di metà settimana. Il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco ha detto che lo spread Italia-Germania dovrebbe essere sotto i 150 punti visti i fondamentali economici. Visco ha aggiunto che lo strumento di Francoforte in via di definizione servirà ad assicurare un impatto di politica monetaria “uniforme su basi durature e solide”.

A maggio l’inflazione in Europa è salita dell’8,1% in linea on le previsioni ma in salita rispetto al 7,4% di aprile. Al netto di alimentari ed energia la crescita è stata del 4,4% in accelerazione dal 3,9% precedente.

La Borsa oggi risale, Milano è la migliore

In questa cornice le Borse europee provano ad allungare il passo sulla scia di Piazza Affari +1,67% di nuovo sopra i 22 mila punti. Sale anche il future sul Nasdaq +1,3%

A sostenere l leadership di Milano è il balzo in avanti di alcune blue chips: Campari, Pirelli e Diasorin mettono a segno rialzi nell’ordine del 5%. Il balzo dell’azienda della Bicocca è legato al miglioramento dei risultati della concorrente Michelin: 

In rally anche Prysmian+2,4% sotto la spinta della raccomandazione outperform da parte di Mediobanca, target a 35,8 euro. Sale anche Tim +2%. Secondo indiscrezioni Vivendi si ripromette di arrivare ad una valutazione di 27-28 miliardi per la rete, ben superiore alla stima corrente di 18 miliardi.  

Piatta Eni che in mattinata ha ricevuto da Gazprom conferma solo parziale delle richieste di approvvigionamento del gas per la giornata. L’Italia ha raggiunto un tasso di riempimento negli impianti di stoccaggio di gas pari al 54% della capacità totale, ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. La riduzione delle forniture di gas dalla Russia ha finora prodotto un “un danno limitato” ma il governo è pronto a mettere in campo contromisure se dovesse continuare, ha aggiunto il ministro.

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