La borsa italiana porta crediti alla City, Lse compra il 13% del clearing Unicredit

“Siamo sotto tiro per le nostre attività italiane. Ma chi consiglia di vendere è contraddetto dai numeri”. Così Xavier Rolet, ceo del London Stock Exchange, il giorno dopo il “sell “ di Goldman Sachs motivato dai dubbi sulla redditività futura della “clearing house” italiana, il fiore all’occhiello portato in dote da Piazza Affari al momento della fusione. Al contrario, dalla trimestrale approvata ieri emerge che la maggior crescita delle entrate e dei profitti (+20%) è proprio legato all’attività italiana di prestito titoli ed altri servizi offerti dalla stanza di compensazione, settore anticiclico per eccellenza che garantisce utili anche in tempo di ribasso . E’ proprio grazie  alla Cassa di Compensazione e Garanzia italiana (CC&G)  che l’Lse ha saputo affrontare senza  danni un momento assai difficile per i mercati, ha sottolineato Rolet che, tra l’altro, ha annunciato di aver comprato un’altra tranche di azioni di CC&G , pari al 13% ,  da Unicredit per 62 milioni di euro.