Listini europei in recupero dopo dopo la discesa di settimana scorsa. A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,5% sopra quota 21.500 con guadagni diffusi fra tutte le blue chip. In terreno positivo Francoforte +o,6%, Parigi +0,5% e Madrid +0,3%. Meglio Londra +0,7% galvanizzata dalla notizia che il colosso delle commodities Glencore +7,5% ha intrapreso un programma che tra ricapitalizzazione per 2,5 miliardi, dismissioni e stop ai dividendi punta a ridurre di 10 miliardi l’indebitamento (29,6 miliardi a fine giugno) entro la fine del 2016.
Pochi contraccolpi dal dato sulla crescita della produzione industriale tedesca di luglio, salita dello 0,7% contro attese di +1,1%.
Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,114, pressoché invariato rispetto a venerdì.
Lo spread Btp/Bund è in leggero calo a 119 unti (rendimento del decennale 1,86%). A Borsa chiusa il Tesoro annuncerà stasera i quantitativi dell’asta Bot di giovedì.
In Cina, dopo una prima parte della seduta positivo, la Borsa di Shanghai è scesa di schianto a -3,5%. Il governo di Pechino ha annunciato la revisione al ribasso dell’obiettivo di crescita del Pil del 2015, ridotto a +7,3% da +7,4%.
Bene in Piazza Affari Enel +2,2%. L’a.d. Francesco Starace ha detto che il dividendo riferito al 2016 potrebbe essere più alto di quanto adesso previsto. Fra le altre utility, Enel Green Power +1,2%, A2A +1,6%.
Avanzano anche i petroliferi: Eni dello 0,7%, Saipem +1,9%, Tenaris +1,3%.
Discreto recupero dei titoli del lusso: Ferragamo +2,8% e Tod’s +1,9%.
Perde velocità il rimbalzo delle banche, a partire da Unicredit +0,71%: Federico Ghizzoni ha escluso l’ipotesi di un aumento di capitale.
Buona performance anche per Azimut +1,4%.
In evidenza anche Telecom Italia +1,9% e Fiat Chrysler +1,8%.
Fra le mid cap si mettono in luce FalckRenewables +2,8%e Mondadori +2,5%.