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La Borsa guarda con fiducia al G20. Btp ai minimi grazie a Draghi

FIRSTonline

Piazza Affari chiude in rialzo, +0,59%, 21.234 punti, una settimana interlocutoria vissuta, a livello globale, nell’attesa del G20 di Osaka e soprattutto dell’incontro a margine che si terrà domani fra i presidenti di Usa e Cina, nella speranza che la ripresa delle trattative allenti la tensione sul commercio mondiale. Per il principale indice milanese il mese di giugno va in pensione con l’ottimo bilancio di +6% e con guadagni interessanti per la maggior parte delle blue chip.

Un cauto ottimismo sostiene anche gli altri listini europei e mantiene, al momento, in territorio positivo Wall Street. Francoforte mette a segno un rialzo dell’1%; Parigi +0,83%; Madrid +0,6%; Londra +0,33%. A New York sono in spolvero le banche grazie all’esito positivo del secondo round degli stress test della Federal Reserve. Dei diciassette istituti che hanno passato gli esami, dodici hanno annunciato l’aumento del 18% dei piani di distribuzione degli utili, corrispondenti alla cifra record di 173 miliardi di dollari, contro i 150 miliardi previsti dagli analisti.

A Milano invece le banche sono contrastate, dopo i recenti guadagni. Arretrano Bper -1,57%; Banco Bpm -0,86%; Mediobanca -0,29%. Salgono Intesa +0,18% e Unicredit +0,71%. immobile Ubi dopo il balzo di ieri. Fra i maggiori ribassi del giorno ci sono Snam -2,04% e Terna -0,85%. Gli acquisti consentono alla Juventus di recuperare il 2,5%, in un mese che per la società bianconera non è stato premiante in Borsa. Bene Finecobank +2,19%; Amplifon +1,68%; Recordati +1,55%.  

Nelle zone alte della classifica c’è Atlantia, +1,1%, al centro di grandi attacchi da parte dei 5 stelle in questi giorni, con Luigi Di Maio deciso a non rinnovargli la concessione autostradale. Stamattina intanto un’implosione controllata ha demolito ciò che restava del ponte Morandi di Genova, a 11 mesi dalla tragedia del 14 agosto scorso, costata la vita a 43 persone. Fuori dal paniere principale, vola Rai Way +8,57%. Prosegue la fase positiva dell’obbligazionario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 241,6 punti base (-0,9%) e il rendimento del Btp 10 anni è a 2,09%.

Gli investitori continuano a scommettere su un imminente intervento della Bce a sostegno dell’economia, soprattutto dopo che oggi Eurostat ha certificato che l’inflazione europea su base annua a giugno è rimasta su livelli contenuti all’1,2%, anche se quella core ha allungato il passo all’1,1% dallo 0,8% di maggio. L’euro è piatto sul dollaro, con il cambio in zona 1,137. La moneta unica europea dovrebbe però chiudere la settimana con la migliore performance degli ultimi 17 mesi a questa parte, approfittando della particolare debolezza del biglietto verde.

Fra le materie prime il petrolio tipo Brent sale moderatamente a 66,62 dollari al barile (+0,22%). Segno più anche per l’oro, che in questo momento  scambia a 1414,25 dollari l’oncia (+0,16%).

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