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La Borsa frena nel finale dopo una giornata sull’ottovolante e lo spread scende a quota 424

Montagne russe per i mercati – Piazza Affari chiude a -0,2% – Spread a 424 pb – Euro a 1,2719 sul dollaro – Il Fondo Monetario promuove l’Italia a pieni voti ma restano le incognite della Grecia e della Spagna – Ok la prima asta di Hollande – Giù Mps (-3,9%) e su Finmeccanica (+4,5%) per le voci di ingresso di Thales nel capitale – Goldman apprezza Telecom

La Borsa frena nel finale dopo una giornata sull’ottovolante e lo spread scende a quota 424

LE BORSE FRENANO IL RECUPERO NEL FINALE

MA LO SPREAD SCENDE A QUOTA 424 PUNTI

Finale all’insegna della cautela per Piazza Affari che nelle ultime battute azzera il rialzo. A Milano l’indice FtseMib chiude a -0,21% a quota 13.283, mentre Parigi riduce il guadagno a +0,36%%. In terreno negativo Francoforte -0,21% % e Londra -0,49%. Madrrid chiude a -1,26%.

Pesa probabilmente la delusione per il discorso di Angela Merkel; la dichiarazione pubblica annunciata si è concentrata sulla staffetta al ministero dell’Ambiente: lascia Norbert Roettgen, travolto dalla sconfitta elettorale, arriva il successore Peter Altmaier che dovrà fermare l’avanzata dei Verdi.

Promosso a pieni voti il governo Monti dalla missione annuale del Fondo Monteario Internazionanale. Per difendersi dal contagio della crisi greca l’Italia deve “mantenere alta la spinta riformista che ha caratterizzato gli ultimi sei mesi sotto la guida di Mario Monti e fare in modo che le banche nazionali abbiano capitali sufficienti per fornire credito alle imprese”.

“L’Italia è nella giusta direzione, ha fatto enormi progressi negli ultimi sei mesi”, ha detto Reza Moghadam, direttore del Dipartimento europeo Fmi in conferenza stampa. “Quello che l’Italia deve fare è continuare a portare avanti lo sforzo riformista intrapreso finora”, ha aggiunto Moghadam, rispondendo alla domanda sulle conseguenze per il Paese di un ulteriore peggioramento della crisi Grecia.

In rialzo gli indici di Wall Street: Dow Jones +0,16%, Nasdaq +0,06% e S&P 500 +0,24%. La Borsa americana beneficia delle buone indicazioni dall’economia Usa: nel mese di aprile la produzione industriale è salita dell’1,1%, una crescita quasi doppia rispetto al +0,6% prevista in media dagli economisti.

Altro dato molto positivo è quello relativo all’attività edilizia: sempre ad aprile sono stati avviati in Usa 717mila nuovi cantieri, un numero ben superiore ai 685mila previsti in media dagli economisti.

Si è chiusa bene la prima asta francese sotto il patrocinio di François Hollande. Parigi ha piazzato 8 miliardi di titoli di Stato, il massimo previsto per la giornata, con rendimenti in discesa rispetto all’asta precedente.

Recuperano così gli spread core/periferici rispetto all’apertura, pur restando su livelli da allarme rosso: quota 424 bp (da un massimo di 455), quello spagnolo è rientrato a 469 punti base dai 500 dell’apertura.

L’euro oscilla attorno a quota 1,27, attorno ai minimi annuali. “Me ne frego di Moody’s”. Ennio Doris lancia a modo suo la campagna anti agenzie di rating. Piazza Affari risponde. A Milano corrono Unicredit +0,55%, e Intesa +2,05%. Banco Popolare sale dello 0,8%, Popolare Milano guadagna il 4,3%, Popolare Dell’Emilia 2,45%.

Fra i titoli industriali spicca il rialzo di Finmeccanica +4,58% sull’onda dei rumors sull’ingresso nel capitale di Thales. Fiat +1,12%, mentre Fiat Industrial accusa un ribasso del 1,97%. Telecom Italia -0,26%, nonostante la promozione di Goldman Sachs che ha alzato il giudizio a neutral da sell.

Buon rialzo di Terna +1,48%, che ha presentato risultati del primo trimestre migliori delle attese, prosegue la caduta di Iren -8,3% dopo risultati deludenti.

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