Il cauto ottimismo sulla gravità della malattia indotta dalla variante Omicron sostiene anche oggi la propensione al rischio sui mercati. I listini europei chiudono in rialzo e Wall Street apre intonata per il terzo giorno consecutivo, nell’ultima seduta prima del lungo weekend di Natale.
MILANO AGGANCIA I 27MILA PUNTI
Piazza Affari si apprezza dello 0,7% e riconquista d’un soffio i 27mila punti (27.016), avviandosi a concludere l’anno con un rialzo superiore al 20%.
Nella seduta odierna brillano maggiormente Amsterdam +1,36%; Madrid +1,24%, galvanizzata da una crescita economica del 2,6% nel terzo trimestre (da una stima iniziale del 2%), grazie soprattutto a consumi delle famiglie oltre le attese; Francoforte +1,02%; Parigi +0,88%. Meno tonica Londra -0,48%, afflitta da un’ondata di contagi da coronavirus senza precedenti.
OMICRON AL CENTRO DELLA SCENA
La situazione pandemica resta la principale variabile del periodo dopo la comparsa della variante Omicron, che si sta dimostrando contagiosa quanto e più del previsto, ma forse meno grave, almeno per chi è vaccinato. A indurre un certo ottimismo è uno studio britannico (in linea con le valutazioni fatte in Sudafrica) che verifica come Omicron, a parità di contagi, causi meno ospedalizzazioni rispetto a Delta. Inoltre contro la nuova mutazione sarebbero efficaci anche i vaccini d Astrazeneca (con terza dose) e Novovax.
L’Oms frena l’euforia, ma la speranza si accende, benché tutti i paesi siano costretti a prendere provvedimenti per limitare le infezioni. Basse percentuali di gravità su altissimi numeri infatti possono mandare comunque in tilt i sistemi sanitari.
Anche in Italia il governo prepara una stretta e dovrebbe introdurre l’uso di mascherine Ffp2 in cinema teatri, eventi sportivi e mezzi pubblici; la terza dose si potrà fare dopo quattro mesi e, da febbraio, la durata del Green pass passerà da nove a sei mesi.
WALL STREET IN RALLY
Wall Street ha intanto ingranato di nuovo la quinta e guarda alla borsa di Babbo Natale con un certo appetito, nel rispetto della tradizione. Storicamente infatti la piazza di New York chiude l’anno con le ultime cinque sedute in progresso. In assenza di dati macro, la prossima settimana, le due variabili che possono mettere a rischio la tradizione sono Omicron e le decisioni del senatore Joe Manchin sul piano Biden, che vale quasi duemila miliardi di dollari. Il senatore domenica scorsa dichiarò che non poteva sostenere la legge nella sua forma attuale, ora il disegno tornerà al voto a inizio gennaio.
Oggi invece l’agenda macro sta offrendo alcuni spunti: le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono rimaste stabili a 205.000 (a livelli pre pandemia); gli ordini di beni durevoli sono in rialzo del 2,5% (sopra le stime); i redditi personali e le spese per i consumi a novembre sono in linea con le stime (rispettivamente +0,4% e +0,6% rispetto al mese precedente).
L’inflazione continua a correre: il dato Pce anno su anno sale del 5,7%, ed è il più alto dal 1982.
DOLLARO, PETROLIO E ORO
Sul mercato valutario il dollaro risale leggermente dai minimi di una settimana. L’euro tratta in lievissimo calo e si muove oltre 1,131.
È ben intonato il greggio, con i future di Brent e Wti rispettivamente in rialzo dello 0,88% e dello 0,64% a 75,88 dollari al barile e 73,23 dollari.
Si apprezza l’oro, che si avvicina a 1808 dollari l’oncia.
A PIAZZA AFFRI BRILLA CNH
Il rally di Cnh +3,45%, con il via libera dell’assemblea allo scorporo di Iveco, tiene alto il morale del Ftse Mib. Lo scorporo dell’azienda di camion sarà effettivo dal primo gennaio 2022 e dal 3 gennaio le due società saranno quotate indipendente a Piazza Affari.
In evidenza sul paniere principale è inoltre Generali, +1,33%, con il patto tra Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Fondazione CrT che è ormai a un passo dal 16% del capitale (15,95%), dopo che il fondatore di Luxottica ha arrotondato la propria quota al 6,51%. Il Leone di Trieste ha comunicato inoltre che eserciterà l’opzione di rimborso anticipato sui titoli di debito perpetuo subordinato in circolazione appartenenti alla serie denominata “£ 495.000.000 6,416 per cento”.
Rialza la testa A2a +1,51%.
Bene Pirelli +1,36%, spinta dalle indicazioni positive sui conti 2021 fornite dalla concorrente tedesca Continental (+2,84% a Francoforte). Il Ceo ha detto che l’azienda potrebbe raggiungere la parte alta delle stime di margine 2021 grazie a una ripresa della produzione di veicoli nel quarto trimestre.
Registrano rialzi superiori all’1% Stm e Ferrari.
Tra i titoli peggiori ci sono Ricordati -1,34% e Telecom -1,24%.
Le banche sono miste. Perdono Bper -0,87%, Banco Bpm -0,62% e Mediobanca -0,32%.
Salgono Intesa +0,92% e Unicredit +0,51%. La banca guidata da Carlo Messina presenterà il nuovo piano d’impresa ai primi di febbraio. È confermata la politica dei dividendi che prevede la distribuzione della cedola in due tranche, il saldo a maggio e l’acconto a novembre.
Fuori dal paniere principale fa scintille The Italian Sea Group (+7,6%), che si è aggiudicata in asta Perini Navi per 80 milioni di euro.
SPREAD STABILE, RENDIMENTI IN RIALZO
Salgono i tassi dei titoli di Stato della zona euro, ma il differenziale tra decennale italiano e tedesco non si discosta molto da quello di ieri. Alla chiusura lo spread è a 135 punti base (+0,99%), ma il rendimento del Btp cresce a +1,1% e quello del Bund a -0,26%.