Piazza Affari chiude la seconda settimana in rialzo, e si apprezza anche oggi dello 0,44% a 23.410 punti, mentre lo spread rimane stabile a 91 punti base, dopo essere sceso sotto quota 90, con il tasso del Btp decennale che ha toccato un nuovo minimo storico a 45% per fermarsi poi a +0,48%. Il clima resta favorevole alla carta italiana, in attesa che il presidente incaricato Mario Draghi salga questa sera alle 19 al Colle per sciogliere la riserva e quindi formare un perfetto governo di San Valentino, vista l’ampia fiducia di cui gode l’ex presidente della Bce anche tra le forze politiche.
La chiusura è positiva nel resto d’Europa, mentre Wall Street, partita in calo, sta riprendendo la via dei rialzi con il Nasdaq oltre 14.000 punti.
Nella zona euro la piazza migliore è Amsterdam, +1,88%. Il Financial Times ha ricordato che, a gennaio, con la Brexit, la piazza olandese è diventata il più grande centro di scambio di azioni d’Europa, aumentando di circa quattro volte il valore di quelle scambiate quotidianamente rispetto al 2020 e superando Londra, che per decenni è stata il più grande e importante mercato finanziario europeo. A mettere il turbo al listino oggi sono state le trimestrali di due titoli importanti: Ing (+6,7%), la prima banca del paese, ha battuto le aspettative sugli utili trimestrali; Asmi +2,7%, costruttore di semiconduttori ha detto che la carenza di chip che sta rallentando la produzione di automobili è sintomo di un aumento della domanda più ampio che sta mettendo sotto pressione i fornitori del settore.
È piatta Francoforte, +0,06%, mentre segnano frazionali progressi Parigi +0,6% e Madrid +0,19%. Londra guadagna quasi un punto percentuale, (+0,96%), nonostante nel 2020 l’economia britannica abbia subito il più grande crollo della produzione in oltre 300 anni di storia, -9,9%, a causa della pandemia. I primi mesi del 2021 fanno però ben sperare per la ripresa nell’anno in corso.
Sul mercato valutario è piatto l’euro-dollaro, con il cambio a 1,21, mentre fra le cripotovalute frena leggermente il Bitcoin, che resta però sulla cresta dopo il record di ieri a 48.297 dollari messo a segno a seguito delle scelte di Tesla prima e poi della Banca di New York Mellon, la più antica degli Stati Uniti, che consentirà ai suoi clienti di detenere e trasferire moneta digitale.
Fra le materie prime il petrolio riprende a correre e si muove in rialzo del 2,05% a 62,40 dollari al barile, dopo uno sbandamento dovuto alla revisione al ribasso delle previsioni sulla domanda da parte dell’Opec, mentre per l’Agenzia internazionale dell’energia il mercato è ancora in una condizione di sovrapproduzione. Incolore l’oro.
In Piazza Affari dominano le trimestrali e qualche presa di profitto. Bene le utility.
Sul podio si fermano A2a +2,86% e Amplifon +2,29%. Bene Nexi +1,98%, grazie ai conti oltre le attese presentati ieri e all’accordo definitivo per l’aggregazione con Sia, che a sua volta ha annunciato risultati migliori delle previsioni.
In evidenza Finecobank +1,89%; Saipem +1,55%; Stm +1,41%.
La zona rossa è occupata invece da Recordati -1,46%; Moncler -1,42%.
Le perdite sono frazionali per le banche. Unicredit, -0,44%, dopo lo scivolone di ieri a causa dell’annuncio della maxi perdita da 2,8 miliardi registrata nel 2020. Mediobanca -0,4%; Bper -0,19%.
I conti e e l’annuncio di un dividendo da 0,28 centesimi per azione non bastano a Unipol ( -0,32%), il cui risultato consolidato della gestione per l’anno in corso, “è atteso positivo e in linea con gli obiettivi definiti nel piano strategico 2019-2021”. Sugli scudi invece Unipolsai (+4,69%), spinta dai risultati e da un dividendo oltre le attese a 0,19 euro per azione.
Debole Interpump, -0,15%, che deve rinviare di un anno i target comunicati al mercato a febbraio 2020 a causa della pandemia di coronavirus, che ha frenato i piani di sviluppo dell’intero settore manifatturiero.
Fuori dal paniere principale Fincantieri cede lo 0,58%, dopo che nelle ultime tre sedute il titolo ha guadagnato oltre il 20% sulle prospettive di conti e di un outlook di settore migliori delle attese.