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La Borsa dribbla l’effetto cedole e sale sulla scia di Stellantis

Piazza Affari supera senza affanni lo stacco cedole e chiude in rialzo – Stellantis, Prysmian e Unicredit i migliori titoli del Ftse Mib – Vendite sulle utilities che hanno remunerato i soci – La Cina bandisce il Bitcoin – Wall Street riparte

La Borsa dribbla l’effetto cedole e sale sulla scia di Stellantis

Dopo una mattinata incerta i listini europei trovano la strada dei rialzi, trainati dall’auto e dalla chimica. Le Borse si sono messe alle spalle i timori relativi alle future mosse della Federal Reserve e hanno preferito guardare con ottimismo verso Bruxelles, dove la Commissione europea è impegnata ad approvare, uno dopo l’altro, i piani nazionali di ripresa e resilienza presentati dai vari Stati. È arrivata nel pomeriggio di oggi una prima valutazione sul Pnrr italiano, promosso a pieni voti con solo una B sui “Costi” e una pioggia di A su tutte le altre voci. L’ok definitivo è in programma per domani, mentre nelle ore successive dovrebbero arrivare i via libera anche ai piani di Francia e Germania.

In questo contesto Piazza Affari riesce a superare l’effetto cedola e ad accelerare nelle battute finali, archiviando la giornata con un rialzo dello 0,7%, percentuale che include il peso dei dividendi (-0,23%). La migliore è Francoforte (+0.95%), più arretrate le altre Borse Ue, con Parigi in rialzo di mezzo punto e Madrid poco sopra la parità. Fuori dall’Unione Europea, Londra guadagna lo 0,4%.

Dall’altra parte dell’oceano, Wall Street si allontana dai minimi toccati la settimana scorsa in scia alle novità arrivate dalla Federal Reserve che potrebbe avviare la stretta sulla politica monetaria nel 2023. Dopo il -3,5% lasciato sul terreno nelle 5 sedute precedenti, il Dow Jones parte in corsa, guadagnando l’1,6%. In forte rialzo anche lo S&P 500 (+1,2%), mentre il Nasdaq, che aveva aperto contrastato, sale dello 0,5%.

Ha fatto riferimento agli Usa anche Christine Lagarde, durante l’audizione presso la commissione affari economici del Parlamento europeo. “Gli effetti internazionali dell’inflazione americana possono essere amplificati se le persone nell’area euro fondano le loro aspettative anche sulla base di ciò che accade negli Stati Uniti, complessivamente però gli effetti sull’inflazione Eurozona sono attesi essere moderati’, ha affermato la numero uno della Bce. Lagarde ha aggiunto che “i rischi che circondano le prospettive di crescita sono diventati ampiamente equilibrati: mentre quelli di peggioramento dipendono dalle mutazioni del virus e continuano a essere una fonte di pericolo, quelli di miglioramento hanno a che fare con migliori prospettive della domanda globale e con l’aumento più rapido della spesa per consumi che potrebbero risultare in una ripresa più forte”. 

Tornando alla Borsa, a Milano i riflettori sono tutti per Stellantis, che ha guadagnato oltre il 3,38% sulla scia dell’ottimo umore del settore auto europeo. A contribuire agli acquisti c’è anche la valutazione di Equita che ha confermato la raccomandazione sul titolo “buy”, aumentando del 2% il target price a 20,40 euro. L’adeguamento del prezzo – spiegano gli esperti – deriva dalla recente quotazione di Aramis, gruppo francese specializzato nella vendita di auto usate, controllato al 70% da Stellantis. 

Rimanendo nel raggio d’azione della famiglia Agnelli, chiude in positivo anche Cnh Industrial (+0,84%), che ha annunciato stamattina l’acquisizione del 100% di Raven Industries (+49,55% sul Nasdaq), azienda Usa attiva nelle tecnologie di agricoltura di precisione, valutata 2,1 miliardi di dollari.

In forte rialzo anche Prysmian (+2,79%). Il gruppo è stato scelto da SOO Green HVDC Link come fornitore preferenziale dei sistemi in cavo ad alta tensione in corrente continua per un progetto relativo alla trasmissione di energia per via terrestre lungo i tracciati ferroviari esistenti. La commessa vale circa 900 milioni di dollari.

Tra i migliori titoli della giornata c’è Buzzi Unicem (+1,98%), mentre nel comparto bancario brilla Unicredit (+1,86%).

Dall’altra parte della barricata, l’effetto dividendi si abbatte su Snam (-3,7%), Terna (-3,13%), Poste Italiane (-1,54%), Stm (-0,87%) e Telecom Italia (-0,1%), che oggi hanno staccato la cedola, remunerando i loro azionisti. 

Passando all’obbligazionario, cala di oltre due punti percentuali lo spread tra Btp e Bund, assestandosi a quota 104 punti base. È sotto pressione invece il Bitcoin, arrivato a cedere circa il 7% sotto i 33mila dollari, dopo le novità arrivate dalla Cina. Il colosso asiatico ha infatti deciso di estendere all’area di Sichuan l’ordine di sospensione del mining.

Sul mercato dei cambi, dopo i massimi da oltre due mesi toccati nella seduta di venerdì dal biglietto verde, il cross euro/dollaro è a 1,1920  euro. In aumento il prezzo del petrolio, con il Brent che tocca i 74,44 dollari al barile (+1,27%), mentre il Wti si attesta a 72,9 dollari (+1,76%).

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