Dopo la tempesta d’inizio settimana per lo tsunami politico che ha segnato la sorprendente sconfitta dell’estrema destra di Marine Le Pen, al recupero del centro macroniano e al successo del Fronte Popolare, il CAC40, il più rappresentativo indice della Borsa di Parigi segna bel tempo per il secondo giorno consecutivo. Ieri la Borsa francese ha chiuso con un progresso dello 0,86% e oggi, a metà giornata, guadagna lo 0,83%, meglio di Londra, Francoforte e Milano. Merito della ripresa dei titoli bancari e di quelli del lusso, che più avevano risentito del terremoto politico. Brillano soprattutto Hermes e Luis Vuitton. Ma ciò che conta è la ritrovata fiducia che si respira alla Borsa di Parigi che comincia ad annusare che il demonio è forse meno peggiore di quanto si immaginasse e che lo spettro dell’ingovernabilità perde terreno di ora in ora. A cambiare il mood del mercato, oltre a una più approfondita analisi degli effettivi risultati del ballottaggio di domenica 7 luglio, è stata la lettera aperta ai francesi del Presidente Emmanuel Macron che ha invitato le forze dell’arco repubblicano a mettere da parte i particolarismi e gli egoismi e a ricercare una “maggioranza solida e plurale” che possa fare da sostegno a un governo di coalizione tra il centro (macroniani e una parte dei repubblicani) e il Fronte Popolare, con o senza Mélenchon, che è l’unico ad avere i numeri per poter decollare. I prossimi giorni diranno se il mood di fine settimana della Borsa ha anticipato gli sviluppi del rebus politico.