Condividi

La Borsa di Milano rallenta, l’intervento della Bce salva solo i Btp

Guadagnano ancora i titoli bancari, ma scendono le azioni dei settori ciclici, come quelli industriali e gli hi-tech, colpiti dal timore di un forte rallentamento dell’economia, se non addirittura di una recessione – Resta invece benefico l’effetto degli acquisti della Bce sui Btp: spread a 292 punti e rendimento del 5,32%

La Borsa di Milano rallenta, l’intervento della Bce salva solo i Btp

BORSA DI MILANO RALLENTA DOPO IL RECUPERO. LA RETE DELLA BCE FUNZIONA SOLO PER LE BANCHE

Partita in fortissimo rialzo, a metà mattina la Borsa di Milano rallenta sensibilmente e scivola in tereno negativo (-0,30, indice Ftse/Mib a quota 16.669) al pari delle altre Borse europee . Continua il recupero dei titoli finanziari, e in particolare delle banche, ma scendono i titoli dei settori più ciclici come gli industriali e i tech, colpiti dal timore di un forte rallentamento della crescita economica, se non addirittura di una nuova recessione.

A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,5% (nelle prime battute il rialzo aveva superato il 4%), mentre Londra scende dell’1%, Parigi arretra dell’1,2% e Francoforte è in calo dell’1,8%.

In Europa il settore bancario guadagna l’1,4% (indice Stoxx) e le assicurazioni salgono dello 0,4%.

A Milano le banche hanno ridotto sensibilmente i guadagni iniziali: Banco Popolare avanza del 2,5% dopo una momentanea sospensione per eccesso di rialzo, Intesa Sanpaolo DELL’1,7%%, Unicredit +2,3%, Monte Paschi+O,6%. Pop Milano avanza del 2,8%. Mediobanca guadagna L’1,4%.

Generali, dopo i conti trimestali, avanza deLLO 0,9%%, Fondiaria-Sai scende dell’1% .

Fra le blue chip milanesi avanza Enel che sale del 3,4%, e Atlantia +1,2% e Telecom Italia +2,8%.

Fra gli industriali Fiat perde il 3,9&, Pirelli il 3,6%. e guadagna il 6,2%, Ansaldo +3%.

Fra gli altri industriali, Finmeccanica scende del 2,6%,Ansaldo -1,7%,Prysmian accusa una perdita del 4,8%.

Male Stm che perde il 2% con il settore tech europeo in ribasso dell’1,6%.

I timori sul rallentamento economico condizionano il prezzo del petrolio, in calo del 2,8% a 84,4 dollari al barile. Eni sale dello 0,4%, ma Saipem perde il 3,5% e Tenaris scende del 3,5%. ++Sul mercato dei titoli di Stato, il rendimento del Btp decennale scende di 77 punti base al 5,32% e lo spread con il Bund tedesco si riduce a 292 punti base.

L’euro si sta rafforzando contro il dollaro, scambiato a 1,434, da 1,428 di venerdì sera. Il franco svizzero, invece, è salito ancora da venerdì sera ed è scambiato a 1,0908, da 1,0954.

Nell’incertezza generale, gli investitori continuano a puntare sull’oro e la quotazione del metallo giallo vola al nuovo record di 1.705 dollari all’oncia, da 1.663 dollari.

Fra le blue chip milanesi si mettono in evidenza anche Enel che sale del 5%, e Atlantia +5% e Telecom Italia +5,6%, Enel Green Power +3,5%. Fra gli industriali rimbalza Fiat e guadagna il 6,2%, Ansaldo +3%. Fra le mid-cap, è positiva Buongiorno +6,7% dopo i buoni risultati trimestrali, Maire Tecnimont sale del 5%. Sul mercato dei titoli di Stato, il rendimento del Btp decennale scende di 77 punti base al 5,32% e lo spread con il Bund tedesco si riduce a 292 punti base. L’euro si sta rafforzando contro il dollaro, scambiato a 1,436, da 1,428 di venerdì sera. Il franco svizzero, invece, è salito ancora da venerdì sera ed è scambiato a 1,0931, da 1,0954. Nell’incertezza generale, gli investitori continuano a puntare sull’oro e la quotazione del metallo giallo vola al nuovo record di 1.705 dollari all’oncia, da 1.663 dollari.

 

SORIN, PRYSMIAN, ENEL E PIAGGIO LE SCELTE PER GLI ACQUISTI DI EQUITA

“Il sell-off cui abbiamo assistito nelle ultime settimane e la probabile pressione al ribasso dal downgrade Usa ci hanno suggerito di individuare alcuni titoli da accumulare con un orizzonte di medio termine”, si legge in una ricerca di Equita Sim in cui si cerca di individuare una lista di possibili acquisti. Con un’avvertenza: sono stati esclusi i titoli finanziari perché “ in questo momento totalmente legati allo spread (il nostro top pick sarebbe però Intesa SanPaolo) e allo stesso tempo non abbiamo considerato Terna e Snam, scelte ovvie essendo utility regolate (la nostra preferenza va comunque a Terna)”.

Equita si è dunque concentrata su aziende che “in virtù delle prospettive, della diversificazione geografica, del free cash flow, del basso indebitamento, delle limitate esigenze di rifinanziamento, dell’appeal come M&A target possono dare un interessante upside nel medio termine”. Ma quali sono i titoli italiani preferiti? Eccoli in ordine di preferenza: “Sorin grazie alla crescita dei margini in scia a nuovi prodotti, debito/Ebitda 0,7x, 85% fatturato all’estero e possibile M&A); Prysmian (alta visibilità sui business ad alto valore aggiunto, 85% business ex Sud Europa, debito/Ebitda 2.4x ma atteso in forte calo).

La lista di Equita prosegue con “Enel (30% Ebitda tra America Latina, Est Europa e Russia, 30% Ebitda in business regolati, debito/Ebitda 2.6x); Piaggio (espansione in Asia, 85% Ebitda all’estero, debito/Ebitda 1.8x, possibile M&A); Campari (80% dei brand di proprietà, 70% fatturato estero, solo 20% di costi fissi, possibili acquisizioni, debito/Ebitda 2012 1.1x); Impregilo (buona visibilità sulle stime grazie al backlog, market cap inferiore al valore della stake in Ecorodovias, newsflow in miglioramento sulla Campania”.

Commenta