Condividi

La Borsa di Milano in affanno, paura per la politica: la peggiore performance dell’Europa

Piazza Affari ha chiuso in ribasso dell’1,27% – All’origine di questa performance (la peggiore d’Europa) i timori sulla caduta del Governo Letta, oltre che le voci insistenti su un possibile taglio del giudizio sull’Italia delle agenzie di rating – Giù le banche mentre lo spread si allarga: viaggia ormai oltre i 260 pb – Autogrill (+1,76%) in controtendenza

La Borsa di Milano in affanno, paura per la politica: la peggiore performance dell’Europa

Le tensioni politiche zavorrano Piazza Affari e pesano sull’asta Btp a 10 anni. Il Ftse Mib chiude in ribasso del l’1,27% con solo tre titoli del paniere principale in territorio positivo, Autogrill, Mediaset e Prysmian. In mattinata il Tesoro ha collocato tutti i 3 miliardi del Btp a cinque anni in scadenza a dicembre 2018con rendimento medio fermo al 3,38% e domanda in crescita (1,43 volte da 1,22 dell’asta di agosto). Sale invece il rendimento medio del Btp a dieci anni marzo 2024 al 4,5% dal 4,46% del mese scorso. È stato collocato tutto l’ammontare massimo previsto ma la domanda è risultata in rallentamento (a 1,38 da 1,52). Lo spread Btp bund si è ampliato sopra i 260punti base. Gli umori sono stati peggiorati dalle voci su un possibile downgrade del rating dell’Italia da parte delle agenzie di rating. Moody’s, in una nota, ha riferito che “non commenta voci di mercato o congetture”. Sul fronte macroeconomico l’Istat ha rilevato che a settembre il clima di fiducia delle imprese è salito per la terza volta, con l’indice a quota 83,3, il valore più alto da luglio 2012, ovvero da oltre un anno. Il miglioramento tocca tutti i settori, con la manifattura ai massimi da due anni (agosto 2011). In ogni caso si tratta di un livello ancora basso.

Ue in pressing sull’italia: Rispettare l’obiettivo del 3% di deficit non è il frutto di una “politica cieca” di Bruxelles, ha detto il portavoce della Commissione europea, ma “è importante per l’economia italiana” perché evita che si debbano “mettere nuove tasse per servire il debito invece che utilizzare risorse per gli investimenti”.In Italia Mario Draghi,citando l’economista Spaventa durante un incontro in sua memoria, ha affermato che l’Italia “è il paese che più di ogni altro ha tratto beneficio dall’euro”.

Deboli anche le piazze europee influenzate anche dall’andamento negativo di Wall Street. Madrid chiude a -0,47%, Londra -0,81%, Parigi invariata, Francoforte -0,03%.

Nell’Eurozona il clima di fiducia, indice Esi, è migliorato di 1,6 punti sopra le attese degli analisti. Le principali crescite, dice la Commissione Ue, si sono avute in Italia (+2,5), Spagna (+2,5) e Francia (+1,6). Il dato per l’intera Unione sale di 2,4 punti con l’indice che sale a 100,6: per la prima volta sopra la media di lungo periodo dal luglio del 2011. Infine anche torna positivo per la prima volta a settembre in due anni l’indicatore Eurocoin, che anticipa la dinamica del tasso di crescita del Pil.

In Grecia intanto sono proseguiti anche oggi ad Atene gli incontri dei rappresentanti della troika con i responsabili del governo greco per verificare l’andamento del piano di risanamento dell’economia in vista della riunione dell’Ecofin in programma per il 15 ottobre che dovrebbe dare la via libera all’assegnazione della tranche da 1,2 miliardi di euro di aiuti al Paese.

Le tensioni politiche riguardano però anche l’altra parte dell’Atlantico. Negli Usa sale la tensione per la mancanza di progressi nelle trattative sull’innalzamento del tetto del debito. Wall Street apre in calo e si mantiene in territorio negativo alla chiusura dell’Europa. Microsoft però corre in controtendenza del 2,31% sulle voci di un possibile passaggio dell’amministratore delegato di Ford, Alan Mulally, a Microsoft al posto di Steve Ballmer. Indiscrezioni già circolate nelle scorse settimane e smentite seccamente da Ford, anche oggi: “Mulally resterà almeno per tutto il 2014”. L’euro dollaro è salito a 1,3542 e il petrolio Wti è salito dello 0,55% a 103,6 dollari al barile.

A Piazza Affari tre titoli chiudono controtendenza sul paniere principale: Autogrill +1,7%, Mediaset +0,3% e Prysmian +0,1%. In fondo al Ftse Mib Gtech -3,7%, Tenaris -3,4% penalizzato dal crollo della concorrente francese Vallourec e dal taglio a neutral di Bofa, Fondiaria -3,4%, Bper -3%, Finmeccanica -2,8%.

Commenta