Ultima seduta di Borsa di una settimana ad altissima tensione, ma i listini tentano il rimbalzo e anche Milano prova a risalire dopo il tonfo di giovedì. Le dimissioni di Mario Draghi, la difficile situazione politica, il rinvio alle Camere: la Borsa di Milano spera nel Draghi Bis o comunque in una soluzione che salvi dall’incubo di elezioni anticipate. I listini europei nonostante tutto premiano auto, energia e tecnologici e cercano di accantonare l’inflazione ai massimi storici negli Usa, il rialzo dei tassi, i timori di recessione. L’euro tenta una timida risalita sul dollaro a 1,00586 (+0,4%).
Borse positive ma le preoccupazioni ci sono
Le preoccupazioni tuttavia non mancano e in particolare preoccupa il rallentamento del Pil Cina. Le piazze asiatiche sono calate ai minimi in due anni dopo che Pechino ha visto crescere il Pil del secondo trimestre solo dello 0,4%, il dato peggiore da inizio 2020 a causa della politica di “tolleranza zero” sul Covid. I risparmiatori cinesi sono in difficoltà a pagare i mutui e la crisi immobiliare, con Evergrande sull’orlo del default, è sempre dietro l’angolo.
Pesa anche la quasi certezza che si va verso un rallentamento della domanda e un calo dei consumi. I dati sulle immatricolazioni auto di giugno hanno registrato un crollo nell’Unione europea al minimo dal 1996. Secondo i dati Acea -16,8% nel mese e -13,7% nel semestre.
Borse europee, prevale il rimbalzo
A Piazza Affari il Ftse Mib risulta positivo a fine mattinata +1% a quota 20758. Gli operatori sperano che alla fine Mario Draghi si convinca a restare o comunque che non si arrivi ad elezioni prima del prossimo anno. Moderatamente ottimiste le altre piazze: Parigi +0,69%, Francoforte + 1,75%, Londra +1,05%
Lo spread è balzato fino a 230 punti nel corso della mattinata ma poi ha beneficiato del clima generale e si è ridimensionato a 216 punti.
Moody’s ha confermato i rating di Leonardo, rispettivamente Ba1-Pd per il Probability of Default e Ba1 per il Corporate Family, ma ha migliorato l’outlook da “stabile” a “positivo”. Il miglioramento, afferma l’agenzia di rating, riflette la solida performance dell’azienda durante il periodo della pandemia, la dinamica favorevole del settore e la buona visibilità su ricavi e utili nei prossimi 12-18 mesi, il miglioramento dei credit metrics e soprattutto una traiettoria positiva nei prossimi 12-18 mesi, un forte impegno a riportare il rating a livello di investment grade.
In Borsa il titolo sale del 2,5% quando il Ftse Mib sale di +1,4% e lo Stoxx600 del settore Aerospace cresce di +1,8%.
Bene anche Enel, + 2,65% a 4,9 euro, che lunedì stacca il dividendo e chiude la stagione dividendi delle Blue Chip. Spicca Pirelli &C +3,09%
Saipem -27,7% crolla dopo che le banche del consorzio di garanzia, intervenute per sottoscrivere quasi il 30% dell’aumento di capitale da 2 miliardi rimasto invenduto, hanno annunciato il collocamento sul mercato di un pacchetto pari al 20% del capitale di Saipem. In rosso Moncler -3,63% e Telecom Italia -2,13%.
Banche, finanziari e ciclici restano i titoli più esposti alla volatilità.