Le Borse europee corrono in apertura, spinte dal miglioramento del clima su Brexit, in base agli ultimi sondaggi che danno in recupero il partito del “remain”. Sui listini gioca anche l’effetto positivo delle borse asiatiche dove il Nikkei ha ritrovato la propensione al rischio e ha chiuso in forte rialzo. A Londra il Ftse100 viaggia a +2,4%, Francoforte + 2,95% e Milano +2,25%.
Piazza Affari sconta l’effetto dello stacco cedole che oggi vanno in pagamento per molti titoli di grosso calibro: Enel, Terna, Poste italiane, Exor e StMicroelectronics. Ma il tono generale, alle 10:00, è positivo.
Spiccano i rialzi delle banche con Unicredit in rialzo di quasi il 6% a 2,554 euro; Intesa SanPaolo + 4,7% a 2,14 euro; Mps +6,24% a 0,554. Sempre molto scambiata è la Banca Popolare di Milano (Bpm) + 6,81% a 0,57 euro.
Bene anche Telecom Italia + 3,3% a 0,795 euro e Eni + 1,96% a 14,03 euro anche per l’effetto del rialzo del petrolio con il Brent agosto 2016 che segna +1,73% a 50,02 dollari/barile mentre il Wti crude agosto 2016 sale a 49,34 dollari, +1,61%.
In controtendenza Enel che paga lo stacco cedola (-1,19% a 3,97 euro).
L’impatto delle elezioni affossa Acea, dopo la vittoria grillina, e il titolo quota 11 euro, in ribasso del 4,26%. Penalizzata anche Iren che soffre il ribaltone a Torino ed è in calo del 2,7%. Bene invece Hera (+1,07% a 2,46 euro) che saluta così la conferma del sindaco Pd Merola a Bologna. A Milano A2A risente dello stacco cedola e quota 1,18 (-0,76%).
L’allentamento delle pressioni su Brexit rafforza l‘euro sul dollaro a 1,13 e la sterlina sull’euro che perde peso nei confronti della valuta britannica a 0,777 (-0,63%)