Mercati in festa con il petrolio, anche se i prezzi del greggio perdono quota nel corso della seduta, dopo i dati in chiaroscuro sulle scorte settimanali Usa. Piazza Affari chiude al top dal 2015, a 22.991 punti, +0,87%, dopo aver oltrepassato a metà giornata anche i 23.000 punti. Il listino principale è trainato da Saipem, +5,27%; bene anche Eni, +1,28% e Tenaris +0,68%. Ancora in luce la galassia Agnelli, con Cnh +2,55%; Fca +2,09%; Ferrari +0,87%; Exor +1,45%. Denaro su Generali +1,73 e il titolo Stm, +1,88%, da inizio anno, riesce quasi a raddoppiare il valore. L’azienda produttrice di microchip oggi si avvantaggia del boom di Sony (+11%), a Tokio, grazie a una trimestrale record. Il titolo più scambiato della seduta è Unicredit, ma con una variazione di prezzo modesta, +0,18%. Le vendite si concentrano su Campari -1,24%; Buzzi -0,71%; Luxottica -0,53%; Mediaset -0,44%; Banca Mediolanum -0,41%.
Seduta positiva per l’obbligazionario, ma dai volumi ridotti per la giornata festiva. Il rendimento del Btp 10 anni è a 1,8%; lo spread con il Bund si ferma ai minimi da un anno a 142.40 punti, -2,4%.
Velocità diverse per gli altri listini europei: rientra alla grande Francoforte, +1,78%, chiusa ieri per festività; positiva Parigi +0,2%; in rosso Madrid, -0,16%, dopo due sedute di guadagni. Londra è praticamente invariata, -0,07% poco mossa anche la sterlina, in attesa di un possibile, se pur modesto, rialzo dei tassi d’interesse da parte della BoE, domani, il primo in dieci anni. Non si prevedono ritocchi invece questa sera da parte della Fed, la banca centrale americana, ma l’attenzione resta alta, perché si tratta di una delle ultime riunioni con Janet Yellen ai vertici, visto che domani Donald Trump dovrebbe annunciare chi prenderà il posto dell’attuale governatore alla scadenza del mandato, a febbraio. Sempre che, il presidente Usa, non decida di confermare la stessa Yellen nel suo ruolo, visto che oggi la ha definita “eccellente”.
Opening bell intonata per Wall Street, che osserva un minuto di silenzio per i morti dell’attentato di New York. I tre listini principali toccano ulteriori record, anche se il Nasdaq, al momento, si muove sul filo della parità. Fra i titoli positivi troviamo Fca US, nonostante le immatricolazioni in Usa siano scese del 13% in ottobre.
Leggero calo dell’euro sul dollaro, con il cross attorno a 1,16. Brent -0,33%, 60,74 dollari al barile. Piccolo passo avanti per l’oro, +0,52%, 1277.22 dollari l’oncia.