La Borsa di Milano è a un passo dal massimi dell’anno, finora fissati a 22.500 punti: l’indice Ftse Mib segna alle 12 e 30 quota 22.497. Continua così il rally di super Mario, come l’ha definito il Financial Times. Anche la Borsa di Francofortesegna nuovi massimi storici: l’indice Dax sale dello 0,2%, a 11524 punti. Quasi invariata Parigi (-0,04%), in ribasso Madrid(-0,11%) e Londra (-0,15%).
Euro ancora in calo nei confronti del dollaro: il cambio sfonda la soglia di 1,10 e scivola sul nuovo minimo dal 2003 a 1,0964, da 1,103 di ieri sera. In picchiata anche gli spread: quello tra il Btp 10 anni e il Bund tedesco si riduce a quota 92, il rendimento del decennale scende al nuovo minimo storico di 1,25%.
La Grecia ha rimborsato la prima tranche (310 milioni) di un prestito in scadenza a marzo del Fmi. Gli operatori sono in attesa del dato sul mercato del lavoro in Usa, uno degli elementi chiave che possono influenzare la Fed nella scelta di quando agire per alzare i tassi di interesse e che oggi potrebbe innescare nuovi scossoni sul dollaro.
In Piazza Affari bene le banche, a partire dalle Popolari, mentre avanza la riforma: B. Pop. Milano +1,4%, Banco Popolare+1, MontePaschi +3%, Unicredit +0,6%, Intesa +0,7%. Svettano alcune medium cap: Brembo +4%, dopo i buoni risultati, Exane alza il target price a 33 euro da 29 euro, la raccomandazione è Neutrale. Mondadori sale del 4,7%: oggi il cda di Rcs potrebbe dare il via libera alla vendita della Divisione libri alla casa di Segrate.
Saras guadagna il 2,5%. Fra i principali titoli industriali, Fiat Chrysler +0,3%, StM +0,1%, Pirelli +0,6% e Finmeccanica-0,2%. Telecom Italia +0,4%: torna alla ribalta il finanziere messicano Sol Trujillo che starebbe organizzando una cordata di fondi di private equity per dare la scalata alla società italiana.
