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La Borsa brinda con la Fed. Si riapre la partita Fca-Renault

Il disco verde della Fed ad una politica più espansiva ha messo le ali ai mercati europei. Piazza Affari mette a segno un rialzo di 0,8% attorno a 21.400 punti poco meglio di Francoforte +0,93% e di Parigi +0,7%. Piatta Madrid, il mercato meno brillante in queste settimane. Londra +0,50%.  

Nel pomeriggio il Consiglio europeo esaminerà la lettera del premier Giuseppe Conte per scongiurare l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo. Il piano includerà un taglio di 7-8 miliardi di euro alla spesa pubblica, di cui 3 miliardi in meno al welfare (quota 100 e reddito di cittadinanza), mentre 3,2 miliardi saranno ricavati da maggiori entrate fiscali.    

Il bollettino economico della Bce segnala che il direttivo è “pronto a reagire, in futuro, a eventuali circostanze avverse e ad adeguare tutti i suoi strumenti, nella maniera che riterrà opportuna” per garantire che l’inflazione continui a muoversi verso i livelli obiettivo. 

Il dollaro cede ancora terreno e si avvia verso il maggior calo in due giorni da inizio anno: +0,7%  a quota 1,130 sull’euro. “Con le banche centrali di tutto il mondo impegnate nella battaglia per indebolire le proprie divise, assistiamo a una corsa verso valute ad alto rendimento”, spiega a Reuters Neil Mellor, analista valutario di Bny Mellon a Londra. 

Continua anche la marcia verso il basso dei rendimenti dei titoli di Stato: il Btp  si rafforza a 2,03%, da 2,10% di ieri. Lo spread con il Bund scende sui minimi da settembre del 2018 a 232 punti base. Il petrolio WTI  guadagna il 3% a 55,5 dollari il barile. Nel Sud dell’Iran, la contraerea delle Guardie della Rivoluzione ha abbattuto un drone spia degli Stati Uniti. Eni +1,1%. Saipem +1,7%. Tenaris +1,6%.  

In Piazza Affari sono quasi tutte positive le 40 blue chip del FtseMib. Avanza Fiat Chrysler +1,23%. a quota 12,35 euro. Renault e Nissan hanno trovato un compromesso sulla corporate governance di Nissan, materia che aveva ulteriormente incrinato i rapporti tra le due società. All’interno del processo di riforma della governance di Nissan, il gruppo giapponese ha acconsentito alla richiesta di Renault di avere maggiore rappresentanza nei tre nuovi comitati che verranno costituti nel board. La novità può favorire la ripresa dei negoziati tra FCA e Renault. 

Ferrari registra un guadagno superiore ai due punti percentuali, che proietta la quotazione sul nuovo record storico a 142,9 euro sull’onda del favore dei titoli del lusso. Credit Suisse alza il tardo a 105 euro. Bene anche Moncler +3,4%. Pirelli +1,3%. Ancora in rialzo sia Leonardo (+43% da inizio anno) che Telecom Italia.  

In grande evidenza Stm dopo la promozione di Morgan Stanley e Prysmian +2%. Banche deboli, meglio il gestito: Azimut +2%, poco sopra Poste Italiane +2,4%. Rallenta Anima Holding -1,3%. Generali +0,12%. JP Morgan abbassa la raccomandazione a Neutral, target price a 18,50 euro. In lieve ripresa le utility, dopo la prese di beneficio: Enel +0,16%, A2A +0,6%. Da segnalare anche Ovs +10% dopo i risultati del primo trimestre.

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