Fiat stellare (+6,51), banche in spolvero e petroliferi in gran recupero: Milano oltrepassa nuovamente la soglia dei 21 mila punti, in una giornata di acquisti su tutti i mercati, con le borse europee che consolidano i guadagni dopo l’apertura intonata di Wall Street.
Piazza Affari chiude in rialzo del 2,08%, 21.013 punti base, migliore in Europa, davanti a Madrid +1,49%, Parigi +1,47%, Francoforte +1,22% e Londra +0,88%. A sostenere l’onda di acquisti sono una seria di dati macro positivi, le immatricolazioni delle auto nel mese di giugno (anche negli Usa il calo è inferiore alle attese) e il petrolio, che consolida la sua ripresa. Il Brent torna in area 50 dollari al barile: 49,43 dollari, +1,35%.
I listini di New York, al momento, viaggiano contrastati, con il Nasdaq sotto la parità e i titoli tecnologici in rosso, in una seduta semi festiva (la borsa chiude alle 19 ora italiana), alla vigilia del 4 luglio, Independence Day. Il Dow tocca però un massimo storico, con una crescita intorno all’1%, trainato dai bancari, come Goldman Sachs, Bank of America e JPMorgan.
L’euro perde lo 0,53% verso il dollaro, 1,136. L’oro arretra dell‘1,6%, a 1221.685 dollari l’oncia, penalizzato dalla rimonta del biglietto verde e dalla prospettiva di una rialzo dei tassi. Nell’obbligazionario migliora il differenziale fra decennale italiano e tedesco: -1,48%, 166.00 punti; rendimento 2,14%.
In Piazza Affari brillano banche, auto e petroliferi.
I titoli migliori sono Bper, 6,46%, dopo l’acquisto di Nuova Carife per un euro. Fra le banche chiudono in rally anche Ubi, +3,98%, Unicredit +3,85% e Intesa +2,67%. Il mercato premia le scelte di Unipol, +5,31%, che venerdì ha annunciato una riorganizzazione sia nell’assicurativo sia nel bancario e la creazione di una bad bank interna, ottenendo il plauso di vari analisti. In denaro Buzzi Unicem +3,95%. Bene Cnh, +2,87%, che ha incassato il giudizio positivo di Goldman Sachs, con la conferma del titolo nella Conviction Buy List.
Gli acquisti premiano i petroliferi: Eni +1,22%, Tenaris +3,08% e Saipem 3,09%; quest’ultima si è aggiudicata una commessa da 500 milioni di dollari da Saudi Aramco.
In fondo al listino troviamo Recordati, -2,03%, che non trae beneficio dalla formalizzazione dell’accordo con Astrazeneca sui diritti europei del metoprololo, farmaco utilizzato nelle malattie cardiovascolari. “L’andamento odierno sembra avere a che fare con una rotazione di portafogli e con una maggiore attenzione verso l’industria e il petrolifero, mentre non sembra che ci siano effetti relativi al contratto con Astrazeneca già annunciato a maggio” commenta con Market Insight un analista, specializzato nel farmceutico.
In frazionale ribasso Mediaset -0,64%, Brembo -0,47% e A2a -0,47. Galleggia Poste +0,17%. Atlantia incassa lo 0,49%, mentre arriva il via libera della Consob spagnola al prospetto dell’offerta per Abertis.
Fuori dal listino principale Banca Carige si ferma a +3,89%. Secondo Radiocor Plus il cda oggi licenzierà una manovra da almeno 700 milioni comprensiva di un aumento di capitale fino a 500 milioni e di una cessione di asset che punta a realizzare almeno 200 milioni. La ricapitalizzazione è quindi superiore ai 450 milioni annunciati nel piano di febbraio mentre le cessioni riguardano asset immobiliari, la controllata del credito al consumo Creditis e la piattaforma di gestione degli npl. L’assemblea per la delibera sull’aumento sarà convocata in una prossima riunione del consiglio di amministrazione.