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La Borsa aspetta la manovra, spread in salita

FIRSTonline - Giuseppe Baselice

Avvio Incerto di Piazza Affari, in attesa di indicazioni sulla manovra. Milano +0,11%.  segna un timido rialzo attorno a quota 19.300. Non fanno meglio gli altri listini europei. Un guasto ha ritardato l’apertura di Francoforte +0,09%. Dai prezzi emerge che il ribaltone elettorale in Baviera era già scontato nei prezzi ma l’indice Dax resta intorno ai minimi dal febbraio 2017. Da inizio anno l’indice perde il 10,7%, più o meno come Piazza Affari (indice FtseMib -11,5%). Più deboli Parigi -0,3% e Madrid -0,1%. L’azionario europeo è in ribasso a metà seduta sui minimi da 22 mesi. 

Debole anche Londra. Perde colpi la sterlina a 1,1318 sul dollaro (-0,27%) dopo la battuta d’arresto registrata nei colloqui per la Brexit. L’euro sale a 1,1560 sul dollaro ma arretra di fronte al franco. 

Sul fronte del reddito fisso brilla il Portogallo dopo la promozione di Moody’s: lo spread si riduce sotto i 200 punti. Svaniscono intanto i segnali di miglioramento per i Btp: il decennale torna al 3,57% (da 3,51% della mattina). Lo spread con i Bund resta al di sopra dei 300 punti (307) alle 12. In serata la bozza della legge di bilancio dovrebbe essere inviata a Bruxelles. Il vicepremier Matteo Salvini dice che il disegno di legge sul bilancio sarà pronto entro la fine della settimana. 

Resta sopra 80,8 dollari il barile il petrolio. Si aggrava il caso del giornalista saudita Jamal Kashoggi ucciso e fatto a pezzi nel suo consolato a Istanbul il 2 ottobre, come accusa la Turchia. L’eco del delitto ni confronti del giornalista del Washington Post, assai ben introdotto a Riyad, rischia di compromettere la conferenza degli investitori, la “Davos del deserto”, in programma a fine ottobre in Arabia Saudita. Alla minaccia di Trump di una «punizione severa» nel caso le responsabilità saudite fossero accertate, l’Arabia Saudita ha replicato che risponderà con una «azione ancora più forte» A rischio commesse militari per 100 miliardi di dollari. 

A Piazza Affari Saipem sale dell’1,8% ha annunciato di aver ricevuto commesse per un controvalore di 400 milioni di dollari, si tratta di lavori da svolgere in Azerbaijan, Mare del Nord e Repubblica democratica del Congo. E’ il primo ordine annunciato nel quarto trimestre. Stamattina JP Morgan taglia il giudizio. Eni +0,9%. 

Avanza la lira turca sui massimi degli ultimi due mesi contro euro. La scorsa settimana è salita del 4% allontanandosi dal record negativo segnato nel corso del 2018. Un tribunale turco ha deciso il rilascio del pastore americano Andrew Brunson dagli arresti domiciliari. Migliorano altre valute emergenti: il peso argentino è ai massimi da fine agosto contro euro. Segnali di recupero anche su Rublo russo, Peso messicano e Rand sudafricano. 

Tornando a temi più domestici si distingue Telecom Italia tra le migliori blue chip e tra i migliori telefonici europei a 0,50 euro +1,7%. Dopo un avvio fiacco il settore bancario sale dello 0,8%. In forma Intesa Sanpaolo +1,4 a 2,05 euro, +1,8% (+0,3% l’Eurostoxx Banks) e Unicredit +0,6%

Da inizio anno, la performance è in rosso del 26%, dopo aver toccato un massimo a +16% ad aprile. FtseMib -12%, indice Eurostoxx Banks -22%. Considerati i dividendi pagati, la perdita scende a -20% (-22% Unicredit). Sale Carige +2%.  

Segno meno per il comparto automotive con Brembo in calo di oltre 2% ai minimi dal luglio 2016. Pirelli +0,3% ha da poco annunciato l’accordo per il patent box sul triennio 2015-2018 (54 milioni di beneficio) sale di 0,3%. Tutto il settore Automotive europeo è sotto pressione da inizio 2018 con una flessione del 20%. 

Scende anche Ferrari -2,4%, sempre più assimilata al settore lusso, che torna a sua volta a scendere: Ferragamo -0,8%, Moncler-1,8%, Cucinelli -2,8%. In controtendenza Tod’s, che avanza di 1,6% sotto i massimi. Da segnalare ancora il nuovo tondo di Astaldi -7,66% ora in asta di volatilità.  

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