È l’ora dei record. Spinti dalle notizie positive sul fronte dei dazi e dalla prospettiva di un imminente nuovo taglio dei tassi da parte della Fed i listini azionari hanno preso il volo. L’indice S&P 500 ha chiuso ad un nuovo massimo a quota 3.039, Piazza Affari +24% da inizio anno è al top da maggio 2018. Parigi sale del 21%, Francoforte del 22. Ma la striscia dei primati s’allunga un po’ ovunque, incurante dei problemi politici di Donald Trump, alla vigilia dell’impeachment, delle elezioni nel Regno Unito e della batosta elettorale del governo Conte.
Avanzano, seppur in tono ridotto, anche i listini asiatici.
In rialzo il Nikkei di Tokyo +0,4% e lo Strait Times di Singapore +0,7%. Perde lo 0,5% l’Hang Seng di Hong Kong, dopo che l’amministratrice Carrie Lam ha parlato degli effetti economici disastrosi delle manifestazioni di protesta avvenute nelle scorse settimane. In calo dello 0,5% la Borsa di Shanghai.
Lo yuan cinese si rafforza leggermente su dollaro, mentre la valuta degli Stati Uniti si apprezza di poco sullo yen giapponese.
XI BENEDICE LA BLOCKCHAIN. PIOGGIA DI RIALZI A SHANGHAI
La vera novità riguarda le criptovalute. Dopo che il presidente Xi Jinping, ha annunciato l’intenzione del governo di sostenere lo sviluppo della tecnologia legata alle criptovalute in vista del Bitcoin di Pechino. Le società cinesi del settore blockchain si sono involate in Borsa con Sinodata e Insigma Technology, quotate a Shanghai, che hanno guadagnato oltre il 10%. Circa sessanta aziende, tra cui alcune con deboli connessione alla blockchain, sono state sospese per eccesso di rialzo.
La dichiarazione del numero uno di Pechino ha coinciso con l’avvio del plenum del governo, per cui gli investimenti in cripto monete potrebbero essere inseriti nei programmi quinquennali di sviluppo dell’economia. Il responsabile dell’area blockchain della Banca Popolare della Cina, Li Wei, ha confermato l’interesse della banca centrale per la tecnologia del libro mastro digitale, decisiva nella gestione del controllo dei rischi e del flusso dei prestiti.
FRENA ALPHABET, SUL PODIO MICROSOFT
A Wall Street è andata in orbita Virgin Galactic +5,1%. La società di Richard Branson che si occupa di turismo nella spazio ha esordito nel giorno dei primati: l’S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,6% a 3.039 punti, nuovo record assoluto, Dow Jones +0,49% dista meno dell’1% dal primato, il Nasdaq +1,01% è a soli 5 punti dalla vetta.
Alphabet, che nel corso della seduta ha toccato il massimo storico, a mercato chiuso ha pubblicato una trimestrale leggermente inferiore alle aspettative, con l’utile eroso dagli investimenti nello sviluppo delle attività cloud. Il titolo è arrivato a perdere il 2,3% nel dopoborsa.
Brilla Microsoft +2,46% dopo il contratto del Pentagono per 10 miliardi di dollari “soffiato” ad Amazon.
AT&T +4% dopo la presentazione dei dati del trimestre del nuovo piano industriale: la compagnia telefonica prevede di vendere attività per 10 miliardi di dollari l’anno prossimo.
A WALL STREET IL 79% DEI TITOLI BATTE LE PREVISIONI
- Tra le centinaia di società dell’indice S&P500 che hanno fornito i risultati del terzo trimestre negli ultimi giorni, il 79% ha battuto le stime degli analisti.
- Secondo giorno consecutivo di ribasso del petrolio Brent, a 61,4 dollari il barile. A Piazza Affari Tenaris +1,4%. Eni +0,5%.
- Euro dollaro poco mosso a 1,109. Anche se la cronaca su Brexit è sempre fitta e generosa di novità, si ridimensiona i movimenti del cambio euro sterlina, a 0,863.
DRAGHI: MISSIONE COMPIUTA, MA ORA CI VUOLE LA POLITICA
Addio sobrio com’è nel suo stile di Mario Draghi alla Bce. Nel suo ultimo discorso, di fronte ai capi di governo mister euro h sottolineato che la politica monetaria della zona euro ha parzialmente ha perso di potenza ed è meno incisiva, ha quindi bisogno dell’aiuto dei governi per adempiere al proprio mandato
“Ci troviamo in una situazione in cui i bassi tassi di interesse non garantiscono un livello di stimolo come è avvenuto in passato, poiché è diminuito il ritorno sugli investimenti nell’economia” ha detto Draghi davanti ad una platea che includeva Angela Merkel e Emmanuel Macron. “La politica monetaria può ancora raggiungere l’obiettivo, ma può farlo più rapidamente e con meno effetti collaterali se la politica economica sui conti pubblici è in sintonia” ha aggiunto.
EUROPA IN CORSA, LUSSO ALLA RIBALTA
L’indice Ftse Mib +0,51%, a 22.723 punti ha segnato nuovi massimi dal maggio 2018 portando la performance da inizio anno a +24%.
Venerdì scorso si è chiusa la terza settimana positiva di seguito, un movimento in perfetta sintonia con il resto dell’Europa e con Wall Street, con l’unica sostanziale differenza che la borsa americana si è già spinta sui massimi storici.
LVMH -0,48% DA’ LA CARICA A TIFFANY+31%
Parigi +0,26%. Poco mossa Lvmh -0,48% nel giorno in cui Bernard Arnault ha lanciato l’offensiva su Tiffany schizzata su del 31% dopo l’annuncio dell’offerta di 120 dollari per azione per una valorizzazione della società di quasi 14,5 miliardi di dollari. A Wall Street il titolo è già salito oltre l’offerta a 129,1 dollari. Ma Arnault che ha appena inaugurato in Texas la sua prima fabbrica in Usa, non è tipo da arrendersi.
La febbre del lusso ha messo le ali Salvatore Ferragamo +4,2%. Debole Moncler -1,8% che ritraccia dopo il volo di venerdì (+11%) dopo i conti. Brunello Cucinelli +3,7%.
AVANZA L’AUTO TEDESCA. IN SCIA SALE PIRELLI
Francoforte +0,46%. Bene l’auto a fronte delle minori tensioni sui dazi. Volkswagen sale del 2,18%.
Anche in Piazza Affari Spicca il settore auto. Pirelli +4% al traino dei conti di Michelin. Ferrari +1,8%. Fiat Chrysler +0,8%. Cnh +1,12%.
Quasi piatta Madrid +0,03%. Bankia -3% dopo aver registrato un calo del 23% dell’utile netto nel terzo trimestre mentre proseguono gli sforzi per migliorare i margini nel credito sotto pressione a causa dei tassi di interesse molto compressi.
LA UE DICE Sì AL RINVIO DELLA BREXIT
Londra +0,21%. Bruxelles ha accettato la richiesta di prorogare la Brexit fino al 31 gennaio 2020, dalla scadenza “naturale” fissata per il 31 ottobre. Si tratta di una “estensione flessibile”, ovvero che Londra potrà uscire anche prima se il Parlamento ratificherà prima della scadenza l’accordo sottoscritto a suo tempo da entrambe le parti. La palla passa ora per l’ennesima volta oltremanica per l’approvazione. La decisione lampo è arrivata dopo una riunione di soli 30 minuti dei 27 ambasciatori UE a Bruxelles. Si tratta del terzo rinvio della Brexit.
La sterlina (0,861 sull’euro) consolida nell’area dei massimi degli ultimi cinque mesi segnati la scorsa settimana a 0,8580. Dal picco negativo di agosto la sterlina ha guadagnato l’8% in due mesi.
Hsbc scivola del 3,14% dopo aver rivisto al ribasso i target sui profitti per il 2020. L’istituto di credito ha, inoltre, annunciato una costosa ristrutturazione per far fronte al contesto globale di rallentamento economico.
PIACE IL RISCHIO, FRENA IL BTP
Il ritorno della propensione al rischio allontana gli investitori dall’obbligazionario. Anche il Btp ha terminato la seduta in territorio negativo, con il resto dei bond euro, ma ha limitato le perdite dopo la sbandata iniziale legata all’esito del voto.
OGGI AL VIA L’ASTA BOT
A fine seduta la forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 134 punti dai 135 (dai 133 del finale di seduta di venerdì).
Il tasso del decennale è 1%, invariato dall’avvio, da 0,95% dell’ultima chiusura.
Il rendimento del Bund a 10 anni ha registrato ieri durante la seduta il massimo degli ultimi tre mesi a -0,325% trascinato dal netto rialzo del tasso del Treasury per poi chiudere a -0,33%.
Al via oggi anche le aste di fine mese. Si parte con 6,5 miliardi di Bot a 6 mesi, mentre mercoledì il Tesoro offrirà fino a 5,5 miliardi di Btp a 5 e 10 anni e fino a 750 milioni di Ccteu.
Banche positive nonostante il segno meno in Europa.
DEL VECCHIO SORPASSA BOLLORÈ IN MEDIOBANCA
Le dichiarazioni di Mediobanca +0,1%, sulla possibile acquisizione di un operatore del risparmio gestito, non hanno infiammato i titoli del comparto. Bene Finecobank +2,4%, ma nel pomeriggio si rafforza anche Banca Generali +1,20%, esclusa da una potenziale aggregazione con la merchant bank. Sale Bper +1,3%: potrebbe vendere una parte rilevante della sua quota in Arca.
AVANZANO STM E PRYSMIAN
Avanza Stm +2,2% sull’onda della distensione Usa-Cina e “in vista dei risultati di Apple in uscita il 30 di ottobre”.
Tim -0,1% dovrebbe essere leader del consorzio di soggetti che punta a comprare il 100% di Open Fiber. Prysmian +2,1%.
DEBUTTO SPRINT DI ARTERRA ALL’AIM
Fuori dal paniere principale:
Banca Akros ha tagliato il prezzo obiettivo di Sogefi -3,24%, confermando la raccomandazione accumulate dopo i risultati del terzo trimestre 2019.
Sull’Aim Italia infine ha debuttato Arterra +31,21%,una pmi innovativa green biotech che si occupa di ricerca e sviluppo delle biotecnologie.