Sale la fiducia dei mercati europei al traino delle statistiche positive dell’Eurozona. In Germania l’indice Ifo di luglio si è attestato a 116 punti, massimo storico. Il consenso degli economisti si aspettava 114,9 punti. Il dato precedente era 115,1.
Buone notizie anche per l’Italia. A maggio l’indice destagionalizzato degli ordini all’industria è salito del 4,3% rispetto al -0,5% (rivisto da -0,7%) di aprile. Su base annua, gli ordinativi sono cresciuti del 13,7% a fronte del -2,2% del mese precedente.
A Milano l’indice Ftse Mib avanza dello 0,9% circa attorno a quota 21.500. Ancor meglio Parigi, con un rialzo superiore all’1%, Francoforte +0,6%. Londra +0,9%.
Il dollaro resta sotto pressione. Cross euro dollaro a 1,165, sui massimi degli ultimi due anni.
Prosegue l’interesse per i bond governativi periferici. Lo spread Btp/Bund si restringe a 152 punti base, livello più basso da novembre. Rendimento Btp 10 anni 2,05%, rendimento Bund decennale 0,52%.
Balzo in avanti del petrolio: Brent accelera in rialzo dell’1,1% a 49,2 dollari il barile. A margine dell’incontro a San Pietroburgo tra paesi produttori, è emerso che l’Arabia Saudita è favorevole ad estendere l’accordo sul contenimento dell’attività estrattiva oltre marzo 2018, inoltre, anche la Nigeria dovrebbe mettere un freno alla produzione.
Eni +0,5%, Saipem -1,3% nel giorno della presentazione dei dati del trimestre, complessivamente in linea con le previsioni. La società ha tagliato le stime sui ricavi del 2017, confermato l’obiettivo di utile lordo
In grande evidenza Luxottica +2,6% dopo i risultati del semestre e la conferma gli obiettivi di fine anno. Deutsche Bank mette in evidenza che i risultati sono leggermente sopra le proprie attese, che il price-mix è migliorato e che c’è stato un ritorno alla crescita in America del Nord. Jefferies e Morgan Stanley sottolineano i vantaggi dell’attesadela prossima fusione con Essilor.
Tirano la volata in Europa Banche (+1,8%) e Assicurazioni (+1,2%).
Generali +2%. In evidenza anche il risparmio gestito. Poste italiane e FinecoBank +2,2%. Azimut +1,1%. Il presidente Pietro Giuliani conferma che la società non è in vendita: la dirigenza ed i dipendenti controllano il 15%.
Tra le banche Unicredit +1,7%, Ubi +1,7%, Intesa +0,7%, Mediobanca +1,5%.
Tra gli industriali sale, alla vigilia dei conti, StMicroelectronics +0,6%. Fiat Chrysler -0,1%. Leonardo +2%, CNH Industrial +0,2%, Brembo +0,1%.
Continua in attesa dei conti del trimestre, la corsa di Telecom Italia +1,2%. Ieri il consiglio di amministrazione ha votato a favore della chiusura anticipata del rapporto di lavoro con il ceo Flavio Cattaneo. Il manager se ne va con una buonuscita di 25 milioni di euro. Il board ha anche discusso di un’alleanza con Canal +.
Infine, la moda: prezzo pagato 1,35 miliardi di dollari (EV). Il compratore paga un premio del 18% sui prezzi di ieri, del 36% rispetto ai prezzi precedenti l’annuncio della messa in vendita.