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La bolla fa paura alle Borse, Btp non patisce la crisi

Il Nasdaq segna il record e poi si ferma – Germania: achtung! – Piazza Affari paga lo stop al vaccino Merck, ma lo spread Btp-Bund scende – Il Toro frena in Cina

La bolla fa paura alle Borse, Btp non patisce la crisi

Nelle prime tre settimane del 2021 le società hanno raccolto sui mercati 400 miliardi di dollari, approfittando della “generosità” delle banche centrali, mobilitate per sostenere la congiuntura. Un anno fa la raccolta erra stata di 170 miliardi. Si distinguono nella raccolta dei fondi le Ipo e le Spac, i veicoli societari montati per accelerare l’accesso ai mercati, con l’obiettivo di approfittare delle condizioni favorevoli per la domanda. Il fenomeno è al centro di una serie di articoli del Financial Times che mettono guardia contro “l’esuberante debutto” del 2021 che contrasta con l’andamento dell’economia reale condizionato dalla pandemia e, in particolare, da ritardi e battute d’arresto nello sviluppo dei vaccini. L’inchiesta del quotidiano, non a caso, coincide con l’inizio della prima riunione dell’anno della Fed. Intanto, sempre a Washington, si scalda il dibattito sul piano degli stimoli all’economia.

Non è il clima giusto per creare difficoltà alla raccolta del Tesoro, ovvero per aprire una crisi politica al buio. Ma, fallita l’operazione di reclutamento dei “responsabili”, un riluttante Giuseppe Conte stamane rassegnerà le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato aprendo una crisi al buio. I mercati pagano l’incertezza sull’esito della prima battaglia parlamentare dell’era Biden.

IL NASDAQ FA RECORD, POI SI FERMA

I future di Wall Street scendono, anche quello del Nasdaq, salito ieri su nuovi massimi della storia: +0,69% a quota 13.635. In calo il Dow Jones: -0,12%. S&P 500 +0,36%.

Il grande evidenza sul listino Moderna (+10,3%): il suo vaccino è efficace contro la variante sudafricana.

Stamattina l’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,8%: per il momento è solo un assestamento, visto che da inizio anno il guadagno è del 9%.

PECHINO DRENA LIQUIDITÀ, DUBBI SUL QE IN GIAPPONE

Il Nikkei di Tokyo perde lo 0,9%. I verbali dell’ultima riunione della Banca del Giappone, diffusi stanotte, mostrano che alcuni membri della dirigenza cominciano a porsi un limite dopo anni di espansione: nel resoconto si legge che più di un membro vedrebbe bene una maggiore flessibilità nell’acquisto di ETF.

Deboli i listini della Grande Cina. L’Hang Seng di Hong Kong segna un ribasso dell’1,8%, il CSI 300 di Shanghai e Shenzen dell’1,6%. Stanotte la banca centrale della Cina ha drenato dal mercato 78 miliardi di yuan, pari a 12 miliardi di dollari. L’operazione, condotta a mercato aperto, giunge dopo l’avvio sui media di un dibattito sul pericolo di bolle finanziarie in via di formazione, nelle azioni e nel mercato residenziale. Lo stesso governatore, Yi Gang, si è espresso a favore di un maggiore bilanciamento dei rischi.

SALE DELL’1,1% IL PIL DELLA COREA

Kospi di Seul -2%. Stanotte la Banca centrale della Corea del Sud ha comunicato che nel quarto trimestre il Pil è salito dell’1,1% rispetto al terzo trimestre, leggermente meglio delle aspettative. A seguito dell’accelerazione, trainata soprattutto dalla domanda in arrivo dall’estero, lo stesso soggetto ha rivisto al rialzo le stime sul 2021, a +3%, dal precedente +2,8%. Nel 2020 il Pil è sceso dell’1%. Capital Economics prevede un balzo del 5% del Pil quest’anno. Le autorità del Paese prevedono di arrivare a settembre ad avere il 70% delle persone vaccinate.

Petrolio Brent in calo dello 0,6% a 55,4 dollari il barile. Non scende solo il greggio del Mare del Nord, un po’ tutte le materie prime arretrano: si gioca in anticipo, in previsione di un rallentamento della domanda cinese, quella che da mesi guida i prezzi all’insù.

MATTARELLA DÀ IL VIA ALLE CONSULTAZIONI

Il calendario della crisi di governo italiana parte ufficialmente tra poco. Secondo la prassi, Mattarella dovrebbe accettare con riserva le dimissioni, invitando il premier a rimanere per l’ordinaria amministrazione. Le consultazioni dovrebbero durare un paio di giorni. I primi a essere ricevuti al Quirinale, tra oggi pomeriggio e domani, saranno i presidenti delle Camere, poi tutti i gruppi parlamentari.

GERMANIA, ACHTUNG: IFO IN CADUTA

Gli indici Ifo sulle condizioni economiche della Germania, di parecchio sotto le previsioni, hanno penalizzato un po’ tutte le borse dell’Europa, scese ai minimi da due settimane. Il termometro della fiducia delle imprese tedesche è calato da 92,2 punti a dicembre a 90,1 punti a gennaio, ai minimi da sei mesi, come ha sottolineato il presidente dell’istituto Clemens Furst. Un andamento che aumenta l’incertezza sulla ripresa europea, insieme ai ritardi nella consegna dei vaccini. Un problema che ha indotto la Commissione europea a chiedere alle società farmaceutiche chiarezza sulla distribuzione, per verificare che le partite destinate a Stati Ue non vengano dirottare altrove. Le nuove restrizioni contro la pandemia e le incertezze intorno alle vaccinazioni hanno semplicemente posticipato e non fatto deragliare la ripresa economica nella zona euro. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea. “Il percorso sembra essere leggermente posticipato, ma non dovrebbe essere compromesso”, ha detto Lagarde.

MILANO PAGA LO STOP AL VACCINO MERCK

Milano (-1,6%) scivola sotto i 22mila punti (21.735). L’indice, come nel resto d’Europa, ha virato in maniera decisa verso il rosso dopo una prima parte della seduta piuttosto tranquilla. Ha pesato l’annuncio da parte del colosso farmaceutico Merck che non porterà a termine lo sviluppo del suo vaccino anti Covid-19.

A PARIGI PRECIPITA EDF: -15,6%

Nel resto d’Europa, Francoforte cede l’1,62%. Male anche Parigi (-1,57%). Bruxelles ha rifiutato le proposte francesi sulle tariffe da applicare a Edf sull’energia nucleare. Il colosso di Stato lascia sul terreno il 15,6%.

Madrid -1,73%. Eni gas e luce ha acquisito dal gruppo spagnolo Pitna il 100% di Aldro Energía Y Soluciones, attiva nel mercato della vendita di energia elettrica, gas e servizi a clienti residenziali che conta circa 250mila clienti in Spagna e Portogallo.

Londra -0,8%. L’indice londinese scivola dopo che il ministro della Sanità britannico ha dichiarato che ci sono 77 casi della variante sudafricana di Covid-19 nel Regno Unito.

IL BTP NON PATISCE LA CRISI, GIOVEDÌ 8,75 MILIARDI ALLL’ASTA

I Btp accelerano sul finale e archiviano comodamente in territorio positivo la prima seduta di una settimana calda per gli sviluppi legati alla crisi di governo.

Lo spread fra decennale italiano e tedesco è sceso a 123 punti base (-1,57%), mentre il tasso del Btp arretra a +0,64%

Intanto il mercato resta in attesa della tornata d’aste di fine mese che prende il via oggi con il collocamento del Ctz e del Btpei per un massimo di quattro miliardi di euro. I tassi del bond zero coupon sono visti in rialzo rispetto al minimo storico del collocamento di fine novembre.

All’asta di giovedì il Tesoro offrirà fino a 8,75 miliardi di euro in Btp a 5 e 1° anni e Ccteu.

STELLANTIS TIRA IL FRENO. AL VIA LA DISTRIBUZIONE DI FAURECIA

Dopo il +7,57% dell’esordio di una settimana fa esatta, Stellantis apre la settimana tirando ancora il freno con il terzo segno rosso consecutivo, chiudendo con la peggiore performance del Ftse Mib in ribasso del 4,65% a quota 12,624 euro. Nonostante la caduta, i giudizi degli analisti rimangono favorevoli. Intesa San Paolo ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 17,8 euro. Equita Sim ha invece confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 18,7 euro.

La società ha pubblicato l’avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti per approvare la distribuzione ai detentori delle sue azioni ordinarie di un massimo di 54.297.006 azioni ordinarie di Faurecia e 308 milioni di euro, che sono i proventi ricevuti da Peugeot per la vendita di azioni ordinarie di Faurecia nell’ottobre 2020.

INDUSTRIALI SOTTO TIRO, TIENE STM

Pesante il tonfo di Cnh Industrial (-4,7%). In forte calo anche gli altri industriali: Leonardo -2,90%, Pirelli -2,26%. Tiene Stm (+0,15%), che ha beneficiato delle ipotesi di aumenti di prezzo dei semiconduttori.

Perde colpi anche Moncler (-2,73%).

INSIDER TRADING, CONSOB INDAGA CATTOLICA

Brusca caduta per Unicredit (-4,1%), Intesa San Paolo (-3,28%) e Banca Mediolanum (-3,04%).

La Consob ha avviato accertamenti per verificare se l’intesa tra Cattolica e Generali sia stata conclusa anche grazie a un abuso di informazioni privilegiate. L’authority ha chiesto a entrambe le società una ricostruzione dettagliata dell’iter che ha portato alla partnership.

Tra i pochi titoli positivi spicca in controtendenza Diasorin, che grazie alla fiducia nei test diagnostici mette a segno un convincente +3,03%. Bene anche le utility: Italgas +1,48%, Terna +1,47%, Hera +0,7% e Acea +0,48%.

MAXI ORDINE DA TAIWAN PER ENERGICA MOTOR

Nell’Aim brilla Energica Motor Company, società leader a livello internazionale nel settore delle moto elettriche ad elevate prestazioni, che ha ricevuto un ordine su tutti i modelli della gamma Energica, per un valore complessivo di 836mila euro dall’importatore di Taiwan Russ Tiger. Con questo ordine record la Società aggiunge un ulteriore 14% dell’intero fatturato 2020.

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