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La bioeconomia delle startup mette radici a Napoli: così aziende e banche premiano la ricerca

FIRSTonline

Le buone partenze per costruire sistemi di economia circolare si basano su idee e disponibilità economica. Di soluzioni innovative se ne scoprono a decine ogni settimana, ma quando nascono in ambienti giovanili e dinamici hanno un valore più alto. I 750 milioni di euro messi a disposizione da un pool di enti e banche tra cui Cariplo, Intesa San Paolo, Università Federico II di Napoli, per progetti di bioeconomia, allargano gli orizzonti della ricerca e alla intraprendenza italiana. Napoli prova a fare il salto di qualità in un comparto in crescita.

Sette startup sono state selezionate per il terzo lotto del programma di Terra Next, come parte dell’iniziativa di Cdp Venture Capital. Le imprese scelte partecipano a un percorso di 3 mesi nel Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, a Napoli. Non è la prima edizione ma forse è la più carica di sviluppi. La bioeconomia è un segmento della transizione energetica che muove capitali e partnership internazionali. È una forma di economia che sfruttando le risorse naturali della terra, del mare, dei fiumi, produce energia. Ha bisogno di fiducia, di essere spiegata, perché tutto è legato alla natura e a un uso responsabile dei beni. I beni disponibili sono limitati e le teorie ripetitive di ere geologiche ci aiutano a capire i fenomeni attuali fino a un certo punto.

Bioeconomia, progetti per 1 milione di euro

Le startup che hanno partecipato alla selezione hanno presentato progetti sull’intelligenza artificiale, sulla costruzione di filiere per stabilire l’origine e la qualità di prodotti di largo consumo, sul riciclo dei materiali. In un mondo che ogni anno celebra l’overshoot day – giorno dell’esaurimento delle risorse del pianeta-  le sperimentazioni sono la via maestra per tenere in piedi sistemi sociali ed economici. Le sette startup selezionate a Napoli non faranno tutto da sole.

Come in un passaggio di testimone c’è bisogno anche di trasmettere cultura industriale. In campo ci saranno aziende consolidate come il Pastificio Garofalo, il Gruppo energetico  Getra, il Gruppo Nestlé, la Novamont, la Fondazione per il Sud. Si sa anche che i migliori progetti avranno accesso a ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro. Terra Next ha ricevuto più di 450 richieste di candidatura dall’Italia e dall’Europa e finora ha concesso finanziamenti per 1,5 milioni di euro. Sicuramente sono soldi ben spesi.

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Categories: Economia e Imprese