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La Bei in aiuto delle zone terremotate: 2 miliardi di euro al centro Italia

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Sarà la Banca europea per gli investimenti alla fine a dare la mano più consistente alle regioni colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Sono passati otto anni e di operai che tirano giù le impalcature se ne vedono pochi. Ad Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria sono state assicurate altri 2 miliardi di euro tramite un accordo firmato con il Commissario per la ricostruzione Guido Castelli. In totale, senza altre intese, la Banca avrà finanziato la ricostruzione con 4,75 miliardi. Ma si ipotizza già un altro possibile miliardo con una nuova intesa con il ministero delle Finanze.

I soldi oltre che per le abitazioni andranno a progetti per la ricostruzione di aziende e impianti industriali. Non si può dire che le cose stiano andando avanti spedite , soprattutto per l’economia locale e con migliaia di persone che vogliono tornare alla normalità.

Il ruolo di Cdp

Guido Castelli ha commentato positivamente i nuovi fondi Bei, ma ancora una volta la lentezza politica e la burocrazia mostrano l’incapacità di spendere anche in casi così tragici. In occasione della firma dell’accordo sono state fornite cifre sull’accelerazione degli investimenti: segnali positivi però zavorrati da procedure lunghe e immancabili proteste locali. L’ultima previsione di spesa per le quattro Regioni parla di ulteriori 27 miliardi. Sono budget stirati dal tempo che funzionano al contrario dell’efficienza. Ma scopriamo l’acqua calda quanto a lavori pubblici.

Il commissario per la ricostruzione ha parlato di politiche “concrete, destinate a un nuovo sviluppo dell’Italia centrale, nel segno della sicurezza e della sostenibilità”. Ci mancherebbe pure che si ricostruisse in danno all’ambiente ! In tutto il piano di ricostruzione resta forte il ruolo di Cassa depositi e prestiti che gestisce l’intero plafond Sisma Centro Italia. In vista del fine lavori che un giorno ci sarà.

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