LA BCE ALLENTA LE GARANZIE PER I PRESTITI. VOLANO LE BANCHE, MILANO E’ LA REGINA
Vola Piazza Affari, galoppa Wall Street, E le banche centrali fanno a gara ad annunciare buone nuove. Mentre Ben Bernanke rinfresca anche al Senato la fama di colomba, la Bce fa un dono gradito, allentando le maglie delle garanzie per i prestiti di Francoforte a fronte degli Ans, la prima delle “misure innovative” promesse da Mario Draghi per combattere il credit crunch: le banche, soprattutto quelle italiane, ringraziano.
Ecco, in estrema sintesi, una giornata memorabile:
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in rialzo del 2,3%, migliore mercato azionario in Europa. Segue a ruota Madrid +1,9%. Più contenuto il rialzo delle altre Borse: Londra sale dell’1,2%, Parigi + 1,3%, Francoforte +0,8 %. Wall Street ritocca i massimi assoluti infraday: S&P +0,63%, Dow Jones + 0,67%, Nasdaq +0,27%.
Migliora, anche grazie all’affondo del presidente Napolitano a difesa del governo, il mercato dei titoli di Stato: il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 4,41% da 4,45% di stamattina e lo spread con il Bund si è ridotto a quota 290 (-4 punti base). Lo spread Spagna/Germania scende di 5 punti base a quota 313. Più pronunciato il recupero dello spread di Portogallo (-10 pb) e Grecia (-8 pb).
Il rally di Piazza Affari è trainato dalle banche: Unicredit, in rialzo del 4,4%,Ubi +5%, a Intesa +3,6% MontePaschi+2,4%, Vanno addirittura in Orbita Bpm +9% e BancoPopolare +8%. Fra le assicurazioni continua l’ascesa di Fondiaria–Sai +3,3%, al secondo giorno di grande rialzo dopo l’arresto degli ex azionisti Ligresti.
Generali +2,4%. Mediolanum +3,3%, Banca Generali +3,7%. Impressionante il balzo di Pirelli, +4%, premiata da JP Morgan che ha alzato la raccomandazione sul titolo da neutral a overweight, portando il target price da 9,5 euro a 12 euro. Ottima seduta anche per gli altri industriali: Fiat +2,6%, Finmeccanica +2,9% e per Gtech +1,4% e Mediaset+3,5%.
Nuovo massimo storico anche per Tod’s +2,4%. Fra i pochi titoli negativi all’interno dell’indice FtseMib figurano Telecom Italia -2,2% e Buzzi -3,6%.