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La battaglia su Bankitalia non scuote la Borsa

Avanzano le Borse europee. In fondo al plotone c’è Milano, comunque risalita in terreno positivo dopo un avvio contrastato: l’indice Ftse Mib avanza dello 0,22% attorno a quota 22.400. Mattinata in rosso invece a Madrid, in leggera ripresa (-0,02%). Soffrono in particolare le banche: Caixabank, Sabadell e BBVA, i cui depositi sono per circa un terzo provenienti dalla
Catalogna, perdono rispettivamente l’1,5%, lo 0,7% e lo 0,5%. Sabadell sta valutando lo spostamento di alcuni top manager a Madrid.

Brillante Francoforte +0,54% davanti a Parigi +0,6%. Londra +0,2%. La britannica Benckiser, produttrice dei condom Durex, perde l’1,1% dopo aver annunciato la divisione in due unità. L’annuncio ha fatto seguito a un calo trimestrale delle vendite che ha spinto l’azienda a tagliare le previsioni sull’anno.
 
Il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco sarà ricevuto “al più presto” dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, ha detto oggi il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta: “Proprio ieri – ha deto il parlamentare -il presidente della Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario, Pier Ferdinando Casini, ha contattato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che ha dato la propria disponibilità per essere audito al più presto”.  “Per adesso il mercato non risente della mozione su Visco. È molto più concentrato sulla questione ‘lower for longer'” dice un trader all’agenzia Reuters. Stamattina il Financial Times scrive che la Banca Centrale potrebbe estendere il QE fino alla fine dell’anno prossimo, ma con acquisti mensili ridotti a 20 milioni di euro, dagli attuali 60 miliardi.
 
L’euro continua a scendere, si porta a 1,154 da 1,176 del giorno prima. Il cross euro dollaro si indebolisce da quattro giorni filati. A favorire la valuta Usa la crescita delle chances di Taylor, il più falco tra i possibili successore di Janet Yellen.

Salgono i rendimenti delle obbligazioni. Bund decennale a 0,37%, da 0,36% di ieri. Btp a 2,01%, da 1,98% di ieri. Bono spagnolo a 1,58% da 1,53% di ieri.
 
La politica monetaria accomodante garantita dalla Banca centrale europea offre ai governi della zona euro una finestra di opportunità per intraprendere riforme strutturali ha detto Mario Draghi nel corso di un convegno a Francoforte “Da uno studio Bce non emergono prove convincenti che alti tassi d‘interesse conducano a più riforme”. “In realtà – ha aggiunto-  è più probabile sia vero il contrario: tassi d‘interesse più bassi tendono a promuovere le riforme, perché migliorano il contesto macroeconomico”.
 
Il petrolio Brent sale dello 0,6% a 57,9 dollari il barile, quarto giorno consecutivo di rialzo. Il prezzo del petrolio è influenzato in questi giorni dai timori di una guerra civile in Iraq, dove l’esercito, composto soprattutto da milizie sciite provenienti dal Sud del Paese, ha occupato un’ampia parte del Kurdistan, nel Nord del Paese.

Eni -0,14%. Bridgewater Associates, il più grande fondo hedge del mondo, ha aperto una posizione ribassista da 300 milioni di dollari sulla società. Equita ha invece ribadito il rating buy e il target price a 16,50 euro sul titolo. Bridgewater ha una posizione short da 310 milioni di dollari su Enel -0,1%. 
Tenaris perde lo 0,8%. Saipem -1%.

Momenti decisivi per l’Opa Abertis. Atlantia +0,77%. Oggi potrebbe essere annunciata la contro Opa di ACS su Abertis. Si riuniscono nel corso della giornata i consigli di amministrazione di ACS e della controllante Hotchief per presentare un’offerta complessiva da 17 miliardi, di cui il 50-60% cash e la quota restante in azioni Hotchief. 

Nel listino italiano hanno girato al rialzo alcune banche. Fitch mantiene un outlook negativo sulle banche italiane, che riflette la sfida di ridurre l’alto livello di credito non performing, vicino al 17%, accanto ad una redditività e capacità di generare capitale deboli. Lo si legge nel documento ‘Sovereign rating overview’ diffuso dall’agenzia di rating. 

Banco Bpm +1%. La banca tratterà in esclusiva con Cattolica una collaborazione commerciale. Il titolo della compagnia assicurativa perde il 3,5%. Secondo indiscrezioni, la compagnia veronese avrebbe offerto 1,2-1,4 miliardi per l’80% della jv nella bancassurance. Per Banca Akros potrebbe emettere più debito per circa 700 milioni per raggiungere lo stesso leverage di Generali. Pertanto non è escluso un aumento di capitale.

Unicredit è in calo dello 0,1%, Bper Banca -0,8%.  
  
Generali è in rialzo dello 0,6%. UnipolSai +0,26%. Nella manovra di bilancio spunta una mini-patrimoniale sulle polizze Vita a capitale garantito.  È un’imposta di bollo del 2 per mille che verrebbe applicata dal 1° gennaio 2018 alle comunicazioni inviate dalle compagnie assicurative ai clienti che hanno una polizza vita del Ramo I. 

Leonardo è in ribasso dello 0,6%. 

Fiat Chrysler +0,75%. Prysmian +2,8%.

Perde colpi Ynap -2,5% in sintonia con Zalando, il competitor tedesco che vende abbigliamento fashion su Internet assimilabile a Yoox, che perde il 2,6% a Francoforte.

Tra le  mid/small caps:

Giglio Group +4,7%, tocca un nuovo record storico, +200% da inizio anno.

– Nuovo primato assoluto anche per Enav (+3,2%) il Tesoro sta studiando il conferimento a Cassa Depositi e Prestiti della sua quota del 53,7% entro fine anno.

– In forte rialzo Elica +6,18%, Rai Way +5% e Mondadori +3,7%.        

 

 

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