Quindici eccellenze lucane con l’Enea in campo a favorire il turismo sostenibile. Non è solo Matera 2019 a trainare investimenti e aggregazioni industriali quest’anno nelle province di Potenza e Matera. Enea da qualche giorno fa parte del direttivo del Cluster “Basilicata Creativa”, che riunisce appunto 15 eccellenze del mondo scientifico e imprenditoriale. Sono tutte presenti nei settori della cultura e della creatività. Un settore virtuoso della nostra economia, a volta trascurato dai grandi network. Eppure nel 2017 il sistema culturale e creativo ha prodotto il 6% della ricchezza italiana. Oltre 92 miliardi di euro, con una crescita del 2 % rispetto al 2016.
Le performance sono lusinghiere per l’effetto moltiplicatore sul resto dell’economia nazionale. Ogni euro prodotto in campo – spiegano all’Enea – ha attivato 1,80 euro in altri settori. L’economia della Basilicata, caratterizzata quest’anno da chiara connotazione ambientale e sostenibile, dovrà giovarsene. La svolta di Matera 2019 si fa sentire con le centinaia di iniziative programmate fino a gennaio 2020. Turisti ed operatori economici non hanno rallentato l’interesse per la più piccola Regione del Sud. “Basilicata Creativa”, del resto, si aggiunge ad altri quattro cluster già operativi nei settori aerospazio, bioeconomia, energia e automotive. Gli industriali lucani hanno impegnato molte energie per la loro nascita e si dichiarano soddisfatti. Il modello regionale funziona. La sperimentazione di economia circolare e sostenibile arricchirà le potenzialità del territorio. Per questo ENEA vorrà contribuire al cluster del turismo sostenibile, prediligendo lo sviluppo del territorio proprio nell’ottica dell’economia circolare. Dal centro di ricerca “La Trisaia” favoriremo relazioni sinergiche con le comunità locali, spiega Carolina Innella, ricercatrice del Centro, che si trova pochi passi da Matera.
Il cluster ha influenza complessivamente su 50 attori del territorio: imprese ICT, del design e di gestione e promozione di siti culturali. La mission industriale è di tipo strutturale. La storia recente di queste terre dice che è in ambito regionale che bisogna favorire i processi di miglioramento dell’impatto socio-economico, del trasferimento tecnologico e della internazionalizzazione. I capitali arrivano e incrementano il loro valore solo a determinate condizioni. Quelle della Basilicata sono state mortificate, paradossalmente anche quando i soldi arrivavano dall’Europa. La presenza del maggiore Ente di ricerca nel nuovo gruppo sostenibile dovrà consolidare i rapporti locali e sviluppare nuove pratiche per gestire in modo efficiente le risorse.