Il tesoro della fotografia mondiale è già stato piazzato. La Eastman Kodak ha venduto – secondo alcuni svenduto – i suoi brevetti di digital imaging a un consorzio di compratori per circa 525 milioni di dollari, meno di un quarto dei 2,6 miliardi del prezzo iniziale quando era iniziata l’asta, ad agosto, nell’ambito del piano di uscita dalla bancarotta.
Ad accaparrarsi i 1100 brevetti, un gruppo di 12 imprese. Secondo i documenti citati dal Financial Times, le aziende in questione includono Apple, Google, Samsung, Microsoft, Huawei, HTC, RIM (Blackberry), Amazon, Facebook, Fujifilm e Shutterfly.
Per lo storico produttore di pellicole, l’affare è l’ultimo passo per riposizionarsi nel mercato come azienda specializzata nella stampa professionale. “Monetizzare con i brevetti è una pietra miliare verso il successo”, ha dichiarato Antonio Perez, numero uno di Kodak.
Quando sarà completata, la vendita permetterà all’azienda di Rochester di ripagare una “sostanziosa somma” di debiti. L’operazione è soggetta all’ok del tribunale fallimentare di Manhattan.
E mentre una vecchia gloria scompare, il mercato della fotografia è sconvolto da un’altra notizia, che stavolta arriva da Londra. Il produttore giapponese Olympus e la sua sussidiaria britannica Gyrus Group – fa sapere la Bbc – finiscono sotto inchiesta per frode. Sono accusati di aver fornito informazioni “fuorvianti, false e ingannevoli” per quanto riguarda i conti di Gyrus Group.