X

Kering, utile dimezzato nel primo semestre: secondo profit warning. Quanto pesa Gucci, crolla il titolo

Imagoeconomica

Kering affonda alla Borsa di Parigi all’indomani della pubblicazione dei conti semestrali su cui hanno pesato le assenze degli acquirenti dell’Asia Pacifico. Ieri la delusione legata a Lvmh, il leader mondiale nel settore con l’utile operativo sceso del 14%. Oggi è la volta del gruppo francese Kering, secondo nel lusso solo a Lvmh, ma con un fatturato di quattro volte inferiore.

Le previsioni di Kering su Kering si sono avverate: lo scorso aprile, in concomitanza con la diffusione dei dati relativi al primo trimestre, il gruppo francese cui fanno capo le maison Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga e Brioni, aveva lanciato un primo profit warning prevedendo un “calo del 40-45% nel risultato operativo corrente del primo semestre 2024 rispetto alla prima metà del 2023”. E in effetti nella prima metà dell’anno il reddito operativo ricorrente è sceso del 42% a 1,6 miliardi di euro. “Il margine operativo ricorrente è stato del 17,5%, significativamente inferiore rispetto alla prima metà del 2023, derivante da una leva operativa negativa”, si legge nella nota finanziaria.

Kering lancia il secondo profit warning dell’anno

“Alla luce delle incertezze che continuano a incidere sull’evoluzione della domanda dei consumatori di lusso nei prossimi mesi, e a seguito del rallentamento registrato nella prima metà del 2024, il risultato operativo corrente di Kering nella seconda metà del 2024 potrebbe essere inferiore di circa il 30% rispetto alla seconda metà del 2023”, ha affermato il colosso d’Oltralpe.

Il titolo alla Borsa di Parigi crolla del 8,64% a 278,10 euro. Solo nell’ultimo mese il titolo ha perso il 15,8%.

Pinault: “Stiamo lavorando per tornare a crescere”

“In un contesto di mercato complesso, che grava sia sulle vendite che sulla nostra redditività, stiamo lavorando intensamente per creare le condizioni di un ritorno della crescita” commenta il presidente e ceo François-Henri Pinault. “Le nostre Maison proseguono nelle loro traiettorie di investimento per arricchire l’offerta, rafforzare l’impatto delle attività di comunicazione e consolidare l’esclusività della distribuzione. È nostro obiettivo far sì che ognuno di questi investimenti sia in grado di generare valore nel lungo periodo. Nonostante lo scenario corrente continui a condizionare il raggiungimento dei nostri obiettivi, la nostra determinazione e fiducia sono più forti che mai”.

Ricavi in calo dell’11%. Pesa Gucci: -20%

Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi di Kering sono stati pari a 9 miliardi di euro, in calo dell’11% sia a tassi correnti che su base comparabile. L’utile netto è stato pari a 878 milioni di euro, in calo di circa il 50% rispetto a 1,78 miliardi del primo semestre 2023, inferiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano fosse intorno ai 930 milioni. Nel solo secondo trimestre del 2024, i ricavi sono stati pari a 4,5 miliardi di euro, anch’essi in calo dell’11 per cento. Le vendite derivanti dal canale retail diretto sono diminuite del 12% su base comparabile nel secondo trimestre. I ricavi wholesale sono diminuiti del 6% su base comparabile.

Tra i marchi, è il fiore all’occhiello Gucci a pesare maggiormente sul calo. Il fatturato crolla del 20% a 4,1 miliardi. Le prestazioni in ciascuna regione sono state sostanzialmente in linea con quelle del trimestre precedente, compreso un continuo e marcato calo nell’Asia-Pacifico. “La nuova offerta di Gucci, lanciata nei negozi come pianificato, è stata ben accolta, mentre le vendite dei carryover sono state basse”, specifica Kering. L’utile operativo ricorrente di Gucci è stato pari a 1 miliardo di euro nella prima metà del 2024. Il margine operativo ricorrente è stato del 24,7 per cento.

Il fatturato di Yves Saint Laurent scende del 9% a 1,4 miliardi di euro (-9%). Le vendite della maison francese attraverso la rete retail sono diminuite del 6%, mentre i ricavi wholesale sono diminuiti del 25 per cento. La performance è peggiorata nell’Asia-Pacifico, mentre le tendenze in Giappone hanno mostrato un miglioramento sequenziale. “La maison ha portato avanti iniziative rivolte alla clientela locale e le sue nuove collezioni sono state accolte molto bene” dice la nota. L’utile operativo ricorrente di Yves Saint Laurent è stato di 316 milioni di euro nel primo semestre e il suo margine operativo ricorrente è stato del 22 per cento.

“Semestre record” per Bottega Veneta. In crescita il retail dell’8%

Rimane invariato a 836 milioni il fatturato di Bottega Veneta La società, specifica la nota, ha registrato “un primo semestre record”. Su base comparabile, le vendite della rete retail sono aumentate dell’8%, mentre i ricavi wholesale sono diminuiti del 19 per cento. L’utile operativo ricorrente di Bottega Veneta per la prima metà del 2024 è stato pari a 121 milioni di euro e il suo margine operativo ricorrente è stato del 14,5%, “riflettendo significative spese di comunicazione ed eventi di clientela altamente esclusivi”. Le vendite nella rete retail gestita direttamente sono aumentate del 7% su base comparabile, supportate da una crescita a due cifre in Western Europa e Nord America e forte slancio in Medio Oriente. Le vendite nella regione Asia-Pacifico sono state resilienti.

Related Post