In casa Gucci era più che atteso un nuovo direttore creativo, dopo il recente addio di Sabato De Sarno, visto come colui che ha l’arduo compito di risollevare le sorti della maison del lusso del gruppo Kering.
Ma la scelta del designer georgiano di nascita, tedesco di nazionalità, Demna Gvasalia non è piaciuta alla borsa di Parigi: il titolo Kering ha reagito con un calo fono del 15% a 216 euro, mentre in tarda mattinata riduce le pedite a -12% a 223,15 euro. In controtendenza nel mondo del lusso Lvmh che sale del 2%, così come Hermès a +1,6%.
Negli ambienti della moda, i media sottolineano che Demna, come sinteticamente viene chiamato il designer proveniente da Balenciaga (sempre nel gruppo Kering), è noto per la sua visione fuori dalle righe e indicato come uno dei designer più rivoluzionari del nostro tempo: per Gucci rappresenta un tentativo di dare una ventata di novità alla sua storica identità.
François-Henri Pinault, presidente e ceo di Kering, ha dichiarato ieri: “Il contributo di Demna al settore, al marchio Balenciaga e al gruppo è stato eccezionale. La sua forza creativa è ciò di cui il marchio Gucci ha bisogno ora”. Demna, dal canto suo, si è detto “entusiasta ed emozionato di entrare a far parte della famiglia Gucci” e ha espresso il desiderio di scrivere “un nuovo capitolo della storia straordinaria di Gucci”.
Stefano Cantino, il ceo di Gucci, che ha detto: “Ho sempre guardato con rispetto alla visione creativa di Demna, che è al contempo coraggiosa e ineguagliabile. Il suo grande rispetto per l’iconicità e la tradizione dei marchi si fondono con una straordinaria sensibilità contemporanea. Basandosi sui valori fondamentali di Gucci, Demna guiderà la maison verso una rinnovata identità unitamente a una nuova rilevanza culturale”.
Ad attenderlo c’è ora una bella scommessa: tirare fuori Gucci, da febbraio orfano di Sabato De Sarno, dalla crisi in cui è sprofondato, tra il calo delle vendite e il crollo dei fatturati (-23% nel 2024), dopo gli anni d’oro della direzione creativa di Alessandro Michele, che aveva portato la maison fiorentina da 3,9 a 9,7 miliardi di euro di fatturato tra il 2015 e il 2021. Un compito pressoché impossibile per tutti, ma non per lui.
Quando era a Balenciaga, dal 2015, Demna, che dal 2023 ha rinunciato al suo cognome, ha portato in passerella abiti che sono diventati iconici, come le “Triple S” sneakers o le borse a forma di busta delle patatine o sacchetto della spazzatura da oltre mille euro, suscitando sia ammirazione, sia sconcerto. Una delle sue scelte più significative è stata quella di far sfilare uomini e donne insieme e nel 2023 quella di far sfilare la mamma Ella, vestita di nero, in passerella.
Brunello Cucinelli in rialzo: proposto dividendo di 94 centesimi per azione
A Piazza Affari Brunello Cucinelli è in rialzo dello 0,45% a 111,20 euro. La casa del cachemire toscano oggi ha confermato un utile netto 2024 in crescita a doppia cifra e le principali linee di sviluppo. I margini nella seconda metà del 2024 hanno mostrato un EBIT pari a 107 milioni, in crescita del 7.4%su anno, in linea con le attese. Il CdA ha proposto un dividendo pari a 0,94 euro per azioni, che corrisponde a un payout del 50%.
Il debito netto a fine dicembre era pari a Eu103.6mn, in linea con le attese e le indicazioni del management. Il management ha confermato per il 2025 una crescita attesa dei ricavi intorno al 10%, anche alla luce di un un avvio molto positivo del primo trimestre 2025 e all’ottima raccolta ordini per la collezione Autunno-Inverno 2025 Uomo e Donna.