Si è dimesso Giuseppe Procaccini, capo gabinetto del ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano. Una decisione presa “per senso delle istituzioni” e legata al caso nato dall’espulsione della moglie e della figlia minorenne del dissidente kazako Ablyazov. “Il ministro non sapeva, non sono stato io a informarlo del caso”, ha detto Procaccini a Il Fatto Quotidiano subito dopo il passo indietro.
Il 28 maggio fu proprio lui a ricevere l’ambasciatore kazako Andrian Yelemessov e il suo primo consigliere, che chiesero di arrestare e estradare Ablyazov. Procaccini spiegò che la competenza era della polizia e li dirottò al Dipartimento pubblica sicurezza.
Oggi, intanto, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, ha consegnato al Viminale un rapporto sul caso. Il Copasir, il comitato di controllo sui servizi segreti, ha chiesto a Letta di riferire sulla mancata consultazione dei servizi per questa vicenda.