Le superfici sensuali seducono l’occhio, invitando lo spettatore a godersi semplicemente. Karin Kneffel dipinge tele che esercitano un’attrazione magica. La sua pittura realista attira lo spettatore in sofisticati mondi visivi in cui la sua abile disposizione di ornamenti formali e l’interazione dei colori si fondono in uno spettacolo pirotecnico ottico. Tuttavia, i lavori conservano una segretezza distaccata, come se la superficie perfetta, invitante, ma sigillata impedisse deliberatamente uno sguardo più attento.
Composizioni di frutta sovradimensionate, interni lussuosi, riflessi sottili, fusione di motivi e vari strati di immagini si combinano per creare un effetto estetico che affascina immediatamente l’osservatore. Le storie che l’artista combina e amplia nelle sue opere conferiscono ai dipinti ad olio di solito su larga scala una profondità e una densità intriganti di contenuto. Frammenti di storia dell’arte e del cinema, letteratura e riferimenti autobiografici trasformano le opere di Kneffel in bambole visive nidificate di Matryoshka che rendono la sua arte un’esperienza estremamente piacevole. Come perle su una catena, i dipinti si allineano uno accanto all’altro, costruendo sul contenuto di un altro, continuando un filo narrativo.
Karin Kneffel (nata nel 1957 a Marl), studente principale di Gerhard Richter, è uno degli artisti più famosi e di successo della Germania. La mostra al Museo Frieder Burda è la sua prima retrospettiva in circa dieci anni. Progettata in stretta collaborazione con l’artista stessa, la mostra è stata allestita come una joint venture con Kunsthalle Bremen. Oltre ai primi capolavori, la mostra si concentra principalmente su opere degli ultimi dieci anni e su opere nuove, mai esposte prima, che ha creato appositamente per Baden-Baden, ispirate e destinate a rendere omaggio alla Collezione Frieder Burda.