Dopo settimane di trattative, non si è arrivati a un accordo e Zurich fa un passo indietro riguardo l’ipotesi dell’acquisizione di Kairos. La compagnia assicurativa elvetica guidata da Mario Greco a metà settembre aveva inoltrato un’offerta vincolante attorno ai 40 e i 50 milioni di euro. Ma la ragione per cui ha lasciato il tavolo della trattativa non sembra essere legata ai soldi. Tutto ruoterebbe, secondo una ricostruzione del Sole24ore, attorno alle difficoltà di trovare un’intesa sulla liquidazione di alcuni soci manager di Kairos. Fin da subito Zurich ha infatti escluso la permanenza degli azionisti nel capitale una volta completata l’acquisizione.
Manca l’accordo sulla liquidazione dei manager soci
A detenere complessivamente il 30% di Kairos ci sono Guido Brera, socio fondatore e chief investment officer, Rocco Bove, head of fixed income, Massimo Trabattoni, Alberto Castelli, che è l’amministratore delegato e la sales director Caterina Giuggioli. Di questi, l’unico che avrebbe dovuto preservare un ruolo in futuro sarebbe dovuto essere Trabattoni. Ma è proprio su questo schema e sulle condizioni di realizzazione del percorso che non è stato trovato l’accordo. L’esito è che la compagnia elvetica ha deciso di archiviare il dossier.
Si rimescolano le carte: ritornano in gioco altri pretendenti
Sono circa quattro anni che il colosso elvetico del risparmio, Julius Baer, sta pensando alla cessione del gruppo Kairos, la controllata boutique finanziaria italiana che opera nell’asset management e wealth management, fondata da Paolo Basilico nel 1999, per poi uscirne nel 2019. L’estate scorsa sembrava che ci fosse stata un’accelerazione e il dossier per l’acquisizione della maggioranza di Kairos Sgr era rispuntato sui tavoli di alcuni protagonisti del mondo del risparmio gestito: a cominciare da quello del Banca Patrimoni Sella, ma anche di Anima, ma era stata Zurich Financial a giocare la carta vincente. Ora le carte si devono rimescolare.