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Kairos, terremoto: il Ceo Bariletti se ne va e Julius Baer non la vende più

Dopo un periodo di forti tensioni interne, il Ceo di Kairos Fabio Bariletti si dimette e gli svizzeri di Julius Baer rinunciano alla vendita della società italiana di asset management e private banking

Kairos, terremoto: il Ceo Bariletti se ne va e Julius Baer non la vende più

Il ventesimo compleanno non ha portato fortuna a Kairos, primaria società di asset management e private banking, da qualche anno pienamente controllata da Julius Baer, terza banca svizzera.

Dopo un aspro regolamento di conti interno, il ceo di Kairos, Fabio Bariletti, ha deciso di lasciare il suo incarico preannunciando le dimissioni dalla società nella quale è stato per vent’anni una figura di primo piano. Lo sostituirà ad interim il settantenne Fabrizio Rindi, già presidente di Kairos Sgr, mentre un ruolo di maggior potere è destinato ad assumere il finanziere-letterato Guido Maria Brera, conosciuto dalle cronache mondane anche per essere il marito dell’attrice Caterina Balivo.

Julius Baer aveva deciso tempo fa di cambiare strategia e di mettere in vendita Kairos, ma la guerra interna alla società milanese ha messo in guardia e allontanato i potenziali acquirenti, tra cui c’erano Mediobanca e alcuni fondi esteri di private equity, che si sono via via defilati.

Di conseguenza, Julius Baer ha deciso di ribaltare ancora una volta la sua strategia e di ritirare dal mercato Kairos, che non verrà più venduta. In alternativa gli svizzeri pensano ora a una “più stretta alleanza” tra Julius Baer e Kairos nella attività di gestione patrimoniale che – come recita un comunicato diffuso ieri dalla banca di Zurigo – “includerà un più ampio accesso ai prodotti e servizi nell’ambito della gestione patrimoniale di Julius Baer”.

“La nostra revisione strategica – ha commentato Yves Robert Charrue, responsabile Europa di Banca Julius Baer e presidente di Kairos – ha chiaramente dimostrato che Julius Baer costituisce il miglior proprietario possibile per Kairos”. La verità è che non sono stati trovati compratori e che gli svizzeri hanno dovuto fare buon viso a cattiva sorte con una clamorosa marcia indietro.

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